Calabroleso ha ragione da vendere.
Per altro, avendo vestito una divisa anch'io posso confermare al 100% le difficoltà che si hanno, da tutori dell'ordine, non solo a far rispettare una legge; ma, una volta che il cittadino l'ha violata; che è sacrosanto che paghi la sanzione.
C'è sempre o la ricerca del diverbio, della contestazione; o della scorciatoia, dell'amico nell'ufficio, del tesserino che esce dal portafoglio, della supplica o della minaccia.
E' rarissimo trovare una persona che, pizzicata in piena contravvenzione, se ne stia zitta e muta e abbia i dieci secondi di vergogna.
E' anche per questo che mi sono allontanato da un servizio che peraltro facevo con grande rispetto e senso comune.
Ora, essendo approdato nel mondo dell'istruzione da una decina d'anni e essendo non solo un professore, ma anche il responsabile per i corsi di educazione stradale che le scuole hanno ormai l'OBBLIGO di istituire, per il mio istituto e per altri, posso dire che:
1. L'educazione civica esiste eccome! Si chiama cittadinanza e costituzione, e come materia non è mai stata abrogata. Io la insegno, ad esempio; ricade nell'ambito delle materie letterarie, si lega a storia.
2. I corsi di educazione stradale sono utili. Ma fino ad un certo punto. Ai ragazzi puoi fargli il lavaggio del cervello che vuoi ma quando escono da scuola, se non hanno esempi concreti realmente sotto gli occhi, e non solo sui libri; e per questo intendo: familiari stessi, cittadinanza, professori, figure istituzionali e politiche, figure che dovrebbero essere carismatiche (sportivi, attori, intellettuali); figure che rispettano la legge e la amano, allora non c'è molto da fare.
Se il padre li accompagna a scuola e lascia "un attimino" la macchina in doppia fila, e poi blocca l'accesso agli autobus scolastici (ogni giorno succede!); se il professore parte e non si allaccia la cintura; se l'assessore va in giro con l'auto blu e il lampeggiante acceso per saltare il semaforo; se il calciatore circola senza aver mai preso la patente; se il conduttore televisivo si fa levare la multa in cambio di due biglietti di favore, eccetera... che potere possono avere i mezzi educativi? E' la famiglia la prima scuola. La seconda, è la strada. E poi arrivano i banchi.
Sei mesi in autoscuola? Magari; anche un anno. Ma se poi vanno per strada e la musica è l'opposto, quanto ci metteranno a disimparare quello che hanno appreso in aula?