Salve ragazzi, dopo un po di tempo torno a fare il bastian contrario
come molti sapranno, da oggi entra in vigore il decreto per l'omologazione degli impianti frenanti aftermarket, e devo dire, è scritto bene, completo, con indicate anche le modalità per aggiornare i libretti delle moto;
ha solo una piccola pecca, tutta italiana:
è praticamente fatto su misura per la brembo, con buona pace per il ibero mercato!
questi i punti:
cita la direttiva 93/14 per le frenature, che riguarda moto a 2 ruote, ciclomotori a 2 ruote, sidecar, tricicli e quadricicli (quad ad esempio) ma stranamente si applica solo alle moto, come mai le altre categorie escluse?
poi c'è l'allegato per le prove tecniche, e su quello veramente si cade quasi nel ridicolo, se non fosse legge dello stato
il rapporto tra l'impegno tecnico che deve mettere un costruttore di moto ad omologare il suo motociclo per quello che riguarda i freni, e quello che deve fare un produttore di aftermarket per omologare il kit frenante è di circa 1 a 50, ad essere stretti
nel senso, per fare tutte le prove di frenatura previste dalla 93/14/CEE ci vogliono una moto, un guidatore, un passeggero, la strumentazione e poco altro, e il tutto si svolge in 3 ore circa in pista;
per omologare il kit freni bisogna ripetere quanto sopra e poi si passa alle prove al banco, e qui si ride;
per provare la pompa freno ad esempio, si devono fare 200.000 cicli (un ciclo vuol dire azionare la pompa e rilasciarla) come resistenza meccanica, e poi altre 72.000 volte per il ciclo termico, piu' o meno la stessa cosa pero' a temperature diverse;
e questo è solo una parte di quello che si deve fare, e solo per la pompa, visto che dopo ci sono i capitoli di prova dei dischi e delle pinze.
questo vuol dire che dal mercato rimarranno esclusi molti piccoli produttori, e molti modelli non avranno i kit omologati, visti i costi che sicuramente saranno tutto tranne che contenuti.
questo in barba al libero mercato e a tutte le direttive in merito della comunità europea
sembra che abbiano liberalizzato, invece ci danno una scelta obbligata e sicuramente ad un prezzo non indifferente!
c'è da fare un complimento al direttore generale della motorizzazione che ha gestito i tavoli tecnici che hanno partorito questa direttiva, che per la cronaca, è un architetto, che suona un po come se un ingegnere fosse direttore generale di una ASL....
siamo proprio in italia (minuscola...)