06:30 sveglia traumatica...
eh si, me tocca porta' giù Yuri (la belva pelosa de casa) e non voglio fa' tardi. Fuori dalla porta di casa, il gelo!!!
Alle 07:45 sveglio l'altra belva (quella che luccica e ruggisce più di un leone) ma il primo imprevisto è dietro l'angolo...
vado a stringe lo specchio di destra (che me se svita in continuazione) e me esplode letteralmente in mano...
che c***o de potenza... vabbè tanto li volevo cambià...
Alle 08:30 scatta il primo caffè con 2 miei amici e chi me tocca incontrà al bar?
L'alcolizzato de turno, per di più convinto esperto de moto, che con peroni da 66 in mano di prima mattina ci attacca il pippone... "vedi che oggi piove", "vedi che oggi è pericoloso uscire"...
Vedi che de prima mattina non te vojo proprio stà a senti, quindi bevi e falla finita!!!
Colazionati e sigarettati, rombando ripartiamo direzione agip.
Arriviamo puntuali, c'è anche l'altro mio amico con l'Sv e in pochi minuti tutto il gruppo c'è.
Avviso gli altri della mia poca esperienza con conseguente passo da lumaca... Me bevo un succo e faccio beve pure la belva... sbrigate robè, gli altri sò già pronti...
Se parte, fa freddo, il tempo fa cagare ma tutti hanno voglia di curve.
In fondo al gruppo, sempre alle mie spalle, Gianluca, la guardia, ma non è infame
, è una splendida persona
Al casello qualche piccola goccia già casca...
Iniziano le prime curve e provo a prendere confidenza con la strada. A volte è pulita, altre piena di terra, brecciolini, foglie, castagne, procedo con cautela. Gli altri invece vanno
Gianluca è la mia ombra. Ad un certo punto me devo fermà, la vescica me esplode, poco dopo me devo rifermà...
me s'è tolta una lente a contatto...
per fortuna la guardia è un uomo dalle mille risorse e dallo zaino tira fuori "santa soluzione salina".
Un paio de volte mentre azzardavo qualcosina ho rischiato de annà lungo, sò proprio na pippa...
Ma tanto alla fine lungo ce sò annato! E c'ho avuto pure parecchio culo!
Stavo a spinge un po de più e su una bella curva stretta me butto, arriva un macchina in senso inverso, mi disconcentro, tocco il freno posteriore e vado dritto...
Santa via di fuga (stradina sterrata) e morbido stop su cancelletto di legno me graziano.
Unica paranoia il filo spinato, ma la gomma è sana, dicono Gianluca ed il mio amico Thomas che rapidi intervengono per rimettermi in strada.
Segno il territorio e si riparte (come primo dritto m'ha detto proprio bene)
Il motogiro continua ma la pioggia si fa più insistente, se rientra.
Purtroppo non ho avuto la possibilità di conoscere bene tutti i presenti (arrivavo sempre per ultimo alle soste) ma ad occhio e croce me siete piaciuti.
Un grazie a tutti voi per l'uscita ed un abbraccio a Gianluca che m'ha sopportato tutta la mattinata!
Fateme sapè per la prossima...