Allora… eccomi qui a raccontarvi in mio secondo (mini) motogiro.
Sveglia alle 9, colazione caffè
e partenza alla volta della strada che dall’Abbadia di Fiastra va verso i monti.
Stavolta, seguendo i consigli di Becks e LaCri
come abbigliamento ho optato per la giacchetta traforata ed una maglietta (fina altrimenti la giacchetta non si chiudeva
).
Fino a S. Maria della Pieca tutta strada diritta disseminata a destra e sinistra di autovelox e quindi percorrerla è stata una rottura
.
A San di Pieca, imboccata la strada direzione lago di Fiastra tutto un altro mondo: fantastiche montagne a destra e sinistra, curve ed assenza di autovelox
. Proseguo fino a san Lorenzo in Lago (sopra al lago di Fiastra) ed imbocco una strava che svalica le montagne in direzione Visso. Questa strada è ancora più bella e percorrerla è un’esperienza bellissima. Sulle varie curve che si susseguono piano piano prendo confidenza con la moto ed inizio a piegarla un pochino. Le faccio tutte a bassa velocità (30-60 km/h) ma ogni volta riesco ad inclinare un pochino di più la moto e questo mi diverte da matti. Sentire sulla pelle la temperatura dell’aria che cambia tra quando faccio i tratti ombreggiati e quelli al sole, osservare anche al volo panorami mozzafiato, percorrere dei tratti in cui si sente l’odore delle ginestre: tutto è un’esperienza fantastica che vorrei che non finisse più!! A dire il vero ogni tanto nell’aria si sentiva anche l’odore dei bisogni dei vari animali al pascolo ma, sebbene anche questo faccia parte della natura, non è che mi abbia affascinato!!!!
Scesa questa strada mi immetto sulla SS 209 in direzione castelluccio. Attraverso Visso e Castelsantangelo sul Nera e, visto il panorama fantastico, decido di fare una piccola deviazione verso il Monte Prata.
Mi fermo poco sotto la cima, dove finisce la strada asfaltata, faccio un po’ di foto e mi rinfresco bevendo da una fontana da cui sgorga acqua di montagna che sembra uscire dal frigo.
Riparto e mi fermo all’incrocio con la SS209 e li, vedendo un paninaro
, ne approfitto per mangiare anche perché erano circa le 13.00 e la fame si faceva sentire. Mi mangio un paio di panini riempio la bottiglia di acqua da un’altra fontana che si trova li da cui esce acqua freschissima e riparto alla volta di Castelluccio.
Attraverso il paese e mi butto verso le piane di castelluccio dove mi fermo ancora per fare delle foto. Le piane sono veramente belle (anche se non sono fiorite) e le montagne che le circondano offrono un panorama bellissimo.
Riparto alla volta di Montemonaco perché incuriosito da alcuni amici che mi avevano detto che da quelle parti c’erano delle strade fantastiche da fare con la moto. Beh.. che dire… tutta una serie di curve fantastiche, in particolare nel tratto da Montegallo a Montemonaco.
Inizio a fare una curva dietro l’altra
e, anche se a basse velocità (30-60 km/h), mi diverto un mondo a piegare la moto. Dopo ogni curva sento di avere maggiore confidenza finchè, su un tornante, senza volerlo, sento che la punta dello stivale mi tocca per terra. Subito mi spavento
ma poi …. che figata!!!!
Da Montemonaco proseguo verso Amandola e quindi verso Sarnano dove mi fermo per una breve sosta e quindi ritorno verso casa.
Arrivato a casa con mia somma sorpresa e gioia mi accorgo che la striscia di gomma posteriore “vergine” si è ristretta un bel po’ !!!!!
Alla fine che dire, ancora di più una bellissima esperienza.
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