Report Misano Uord Sircuit
Tornare a Misano con la stessa moto, La MITICA HONDA HORNET 600 e avere due giorni per provare oltre che un cupolino (anche se di un'altra moto!) e un manubrio normali (l’ultima volta ero senza capolino e con un manubrio cross girato al contrario per ritardi nelle consegne).
Comunque si parte da Genova con un bel furgone che carichiamo per il tempo record di due ore altro che: “la folla in delirio” piovevano fischi da tutti i palazzi vicini, alla fine carichiamo tutto, compreso due Gazebo completi, due coperte per moto, due tappeti da mettere sul fondo dei Gazebo, 5 cavalletti, un compressore e soprattutto un frigo portatile (sia da auto che da normale presa elettrica) in cui stavano ben due bottigliette d’acqua.
In pratica avevamo praticamente tutto, ed è servito tutto….
Il viaggio va via veloce il nostro compagno non ha mangiato, bevuto e altre cose fisiologiche per le 4ore e mezza del viaggio.
Arriviamo in vista del circuito e dopo la ola…..iniziamo le preghiere di rito tutti insieme:
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
“Non siamo degni”
Dopo aver sgranato il rosario…ci accampiamo praticamente a ridosso del recinto, sbalbi si occupa di cucina, Andre monta il Gazebo, Gabri va a vedere il furgone con le moto dei vicini (non erano moto !!!!
).
La notte passa svelta, alle 5:00 il buon sbalbi evita il mio assideramento donandomi il suo sacco a pelo……forse lo avevo dimenticato e le coperte dovevano stare tra le moto
, purtroppo oramai avevo una temperatura utile a fare ghiacciare nuovamente il 42° parallelo, quindi mi sono messo le scarpe e mi sono fatto cinque km di corsa, con occhi stralunati di coloro che stavano tornando a casa dalla serata.
Rimettiamo la roba sul furgone colazione e dentro in paddock a montare tutto in un’ora….
Si rientra in pista il commissario mi ferma e mi dice: “accelera che voglio sentire lo scarico” ho accelerato piano fino a 3000 giri….
tutto ok si entra in modalità tutor con dietro SV incerata dopo due giri si spegne la modalità e si inizia a consumare un po’ di pneumatico, il circuito sembra semplice, ma è tecnico da impazzire; si dice che tra fare la curva del carro bene e farla perfetta ci siano 6 secondi di differenza………
Inizio a riprendere i riferimenti!!! Ovviamente la prima curva che mi viene bene è il Curvone!!
Esco e monto GPS con Racechrono, rientro e scopro che sono proprio un fermone!!! 2:18,3. nel frattempo il traffico aumenta e i sermoni iniziano a presentarsi freschi e spavaldi con i loro milloni fortissimi in fondo ai tre rettilinei ma piantati in curva da rischiare più volte pesanti tamponamenti, inizio a tenere sempre più spazio con quelli davanti, il mio obiettivo ora sono le traiettorie.
La mattina va bene. Le Supercorsa stradali si comportano egregiamente, la moto è stabile anche a 205 Km/h infilandosi nel curvone ma le sto finendo (dopo 7 giornate di pista!!!) allora si decide di pranzare presto fare un turno post-prandium dove l’unico obiettivo è non sboccare nel casco e poi mettere le gomme in mescola…per me una novità assoluta!!!!
Purtroppo quando stavo per rientrare in pista è venuto giù un nubifragio durato tre ore (è finito alle 16:30 giusto per farti innervosire molto di più). Ma non era finito durante la cena offerta dallo Sbalbi RT inizia il nubifragio con vento, i Gazebo iniziano ad alzarsi , i pesi non bastano, i tiranti non bastano, ci attacchiamo tutti e tre ai Gazebo sperando che i fulmini cadessero da altre parti….arriva una ventata più forte colpisce la sdraio con impassibile si avventa sul terzo piatto di riso (agli asparagi) lanciandolo per terra durante la cottura, con il fornelletto che non si spegne…scimmia Sbalbi allunga un piede infraditato e spegne il fornelletto!!!!! Forse è partita un’ovazione ma nessuno poteva sentire nulla fino a mezza notte quando il microfono del circuito è partito a fischiare per 5 minuti e svegliandoci ci siamo resi conto che anche dentro il furgone dove ci eravamo messi a dormire (con la testa dalla parte opposta, lussuriosi!!) aveva il tetto BUCATO, così abbiamo confezionato una grondaia di plastica e messo un asciugamano dentro il sacco a pelo di andrea che si era infradiciato (momenti di gloria…per il diablo in quel momento).
La mattina veniamo svegliati da Sbalbi che, oltre ad aver dormito fuori sulla sdraio infatti è ancora raffredato ora a tre giorni di distanza, urla in preda al mostro che sarà una gran giornata, preparo il Valiummmm intramuscolo.
Poi apro gli occhi e buttando la testa fuori dal furgone si scorge un piccola macchia azzurra nel cielo nero…..penso a come rimettere le moto nel furgone prima che rinizi a piovere…non male avevo speso 100 euro a turno, girando solo l’equivalente di quattro turni in due giorni.
Poi la mattina alle nove, non aveva ancora iniziato a piovere, col coltello tra i denti e un nervoso che faceva luce, più di quella che c'era, mi sono buttato per primo in pista con la staccata della quercia bagnata, l'uscita del carro bagnata all'interno e le pozze alla fine del rettilineo di arrivo...ma stavo girando da solo a Misano!!! Poi rilassato ho messo le gomme in mescola...
Il mondo è cambiato, ho capito quanto sono importanti le termocoperte!!! Anche se dopo poche curve già piegavi tanto il cronometro ad ogni turno mi dimostrava che i primi due giri lanciati andavano piano e poi i tempi crollavano drasticamente.
Il giorno prima avevo girato in 2:05,7 ora risolto un altro problema (post ) giravo in 2:02,4.
Poi ottimizzando l’inserimento delle marce in uscita dal Rio, la traiettoria nella quercia (che cannavo completamente) e staccando forte al carro ho girato in 2:00!!!!!! Ho girato in due minuti netti con velocità di punta al curvone 201 km/h, 4 meno del giorno prima, (da gps perché il tachimetro segnava 245! Stica!) con tre denti in più di corona, e avevo lo stesso problema di neeko....rapporti lunghi...non riuscivo a tirare la sesta, o meglio la appoggiavo....
Così ho deciso di tirare meno i primi tre gir per non stancarmi e fare tre giri veloci in seguito lo faccio parto con il primo giro veloce, c’è però troppo traffico, sorpasso almeno dieci moto più un gruppo che faceva un corso in pista!!!!!con le pettorine e l’istruttore che indicava marce e traiettorie!!!
A quel punto trovo di nuovo pista libera inizio a girare forte, in uscita dal tramonto trovo una RSV100 un po’ lenta sto per affiancarmi e mi passa un missile a due cm dal manubrio…..allora mi metto in scia, anzi decido di darle un po’ di spazio all’ingresso del curvone, il “pilota” si spaventa chiude il gas tira su la moto, si accorge che sta andando lungo e invece di lasciarsi andare in 100 metri di asfalto oltre il cordolo esterno, frena e chiude completamente la traiettoria sul cordolo interno, il mio GPS segna in quel momento la velocità effettiva di 197,7 km/h mi sposto sul cordolo interno ma sono veramente un missile rispetto alla sua velocità provo a girare ma lo spazio ormai è chiuso (qui ho sentito la voce delle Federica del 76 racing team: non pinzare, cambia traiettoria, appoggiati al cinghiale da 120 kg+190km di moto!!!!) mi affianco alla sua traiettoria impatto sulla sua gamba, poi sulla schiena con il manubrio, l’anteriore inizia a chiudersi a quel punto non so come mi è venuto in mente tiro su il manubrio interno facendo leva sul suo codone, sposto la ruota e andiamo dritti nella via di fuga, inizio a cercare la chiave del 32, lui si scusa a chiari gesti…..decido che posso risolverla anche nel paddock piuttosto che stare in una via di fuga dove stanno passando a 240 Km/h altri amatori e qualche altro “pilota”; guardo la moto, non danni gravi proseguo, devo fare solo il carro e poi uscire, tutto fuori traiettoria esco, nella corsia box il tipo si scusa di nuovo, nel paddock guardo bene dove va a mettersi…..scendo dalla moto lui arriva e:
“scusa mi sono spaventato ho tirato su la moto e poi non entravo in curva allora ho frenato…..ti sei fatto male?”
“no”
“la moto?”
…………….noooooooooooooooo il radiatore sta pisciando liquido ……..per il resto tutto OK
Lui ha una chiara passata di radiatore sulla gamba, la marmitta sfregiata dal mio motore e il codone rigato….penso che questa sera sentirà già abbastanza dolore e decido di non infierire….
Guardo il cronometro gioia!
Best optimal lap 1:59,7!!!!!
Purtroppo non significa nulla, quello che invece mi lascia un po’ di amaro in bocca è che in tutti gli intertempi prima del botto ero sotto di 0,2/0,5 secondi, stavo per girare effettivamente in 1,58 alto….
Smonto il radiatore, è irrecuperabile…è il terzo che mi si rompe in otto mesi….ho una maledizione.
Il ritorno non me lo ricordo, ma a casa non dormivo così mi sono riguardato i DVD in regalo sulle due giornate!!!
Ecco la mia cartolina
Foto snap shot
Piantina misano
Conclusioni:
Dopo neanche un anno dalla prima pistata ho iniziato ad andare in moto con più coscienza, inizio a conoscere i principi statici e dinamici della moto e a metterli in pratica, ma quanto c’è ancora da imparare per essere un discreto amatore della moto!!!!
Ancora non capisco a cosa serva un 1000 4 cilindri, se non lo sai usare è un pericolo per tutti, troppe persone non sanno cosa fare se cade un amico (uno si è fermato sulle traiettoria di uscita del rio con il cavalletto e la bandiera rossa sventolante), e tutti quelli che non sono “bravini dovrebbero mettere la pettorina” anche se fa brutto ma eviti che qualcuno ti prenda in pieno perché non si può immaginare che uno con un pompone pronto pista non sappia fare una curva in cui non si deve neanche staccare….
La tuta e le protezioni servono tantissimo, il tipo preso non si è neanche accorto che gli ho appoggiato il manubrio sulla schiena….
Le vie di fuga devono essere in asfalto almeno per il primo tratto (il circuito di Le Castellet è il migliore) se non sei un completo imbecille riesci quasi sempre a mettere al moto dritta e a frenare.
La moto conta veramente poco tra gli amatori, bisogna aprire il gas dolcemente ma fino in fondo!!
Andare in giro con due amici splendidi non ha prezzo!!!
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