" L'amore per la moto riesce, quasi per magia, a liberare l'energia imprigionata nel cuore degli uomini, e a illuminare i sotterranei dell'anima ".
Citando questo pensiero, nella speranza di non andare incontro a problemi legali e/o varie, in quanto è una frase detta e scritta da una persona su un libro di un' altra persona, entrambe molto molto conosciute, vorrei aprire una discussione che ci porti a chiacchierare liberamente senza freni e senza per forza andare in disaccordo con chi non la pensa come noi.
Mi è apparsa subito, personalmente, come la frase PERFETTA per la mia situazione da motociclista (che oserei dire: "della domenica", in quanto la uso solo nel week end per 4-5 mesi all' anno).
In primavera quando arriva il momento di poter aprire l' assicurazione della moto, sento che tutto inizia a riprendere vita, ritorna il senso giusto delle cose, finisce l' attesa di tirar sù la serrande del garage e portare fuori la moto per partire .... finalmente !!
Purtroppo il tempo è decisamente poco, e quindi sono arrivato ad un punto in cui quando salgo sulla moto, voglio essere nelle condizioni perfette per fare un bel giro in libertà.
Non la uso mai per gli spostamenti, o per fare delle commissioni.
Quando apro il garage e la tiro giù dai cavalletti, sono sempre e dico sempre con tuta intera, guanti, casco, paraschiena e borsello da coscia per il cellulare, macchina digitale compatta e documenti.
Durante le settimane della bella stagione, attendo con grande ansia l' arrivo del fine settimana, che mi permette di fare la cosa che mi piace di più al mondo: andare in moto !!
Nella prima stagione, posso dire che praticamente ho appena imparato a cercare di capire in che marcia stavo guidando e di memorizzare la strada (perchè più o meno, faccio sempre i soliti 3-4 percorsi).
Nella seconda stagione, ho vissuto delle situazioni che definirei quasi stressanti, dove partivo con in testa l' obiettivo di fare sempre meglio, di migliorare a tutti i costi e questo mi portava ad essere in uno stato mentale agitato, dove non riuscivo a trovare nessun beneficio.
Poi, per fortuna con il passare dei km percorsi, ho iniziato ad apprezzare le uscite in moto in modo armonico.
E quella frase citata ad inizio post, riassume proprio il mio stato d' animo, ogni volta che inserisco la chiave e accendo la mia Hornet, che nonostante i sui prossimi 12 anni e 51.500km mi dà una sensazione di magia in ogni curva, che sia accompagnata da una piega oppure solo di pennello ...
Sono riuscito a liberare questa emozione forte in modo totalmente positivo, e questo mi fà guidare così tranquillo e libero mentalmente che ad ogni cambiata e ad ogni staccata col motore sù di giri, mi viene da sorridere nel casco, perchè sono pochi attimi dove nessuno può dirmi cosa fare, come farlo ecc. sono solo io e la mia moto lungo quella strada che conosco bene e sò a memoria.
Vivo la moto con estrema serenità e ne sono davvero felice, perchè anche io sono passato in quel punto dove mi sentivo un impedimento per chi andava meglio e stava in compagnia con me nei motogiri, e non era facile accettare di essere un tappo, ma poi tutto è passato ....
Ho la fortuna di abitare praticamenta a 35km dal confine con la Francia e di poter percorre il Colle di Tenda in Valle Roya, o il Colle della Maddalena verso Barçellonette ed il Colle dell' Agnello, tutti dei bellissimi passi montani che con le nostre Hornet sono divertentissimi.
Chissà se nelle prossime stagioni non riuscirò ad unirmi a qualcuna/o di Hornet.it per qualche bella gita in Francia .....
Ovviamente spazio a tutte/i coloro che vogliono scrivere il loro pensiero.
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