Il grosso del problema non e' dell uranio impoverito, infatti la percentuale di radioattivita' e piu' bassa dell uranio purificato che viene usato come combustibile.
Dall uranio purificato si ottiene una piccola parte di uranio arricchito (tramite apposito procedimento) e il resto e uranio impoverito. Quest ultimo si presta a molti usi civili, sia per schermatura radioattiva (come per la risonanza magnetica), sia come contrappesi negli aerei (come nei grandi boeing civili); almeno in parte si recupera.
Il problema grosso e' dato dal combustibile che e' stato sfruttato dal processo nella centrale; questo si, e' molto piu' radioattivo dell uranio arrichito stesso. A questo punto alcuni impianti (in particolare in Francia) ritrattano le scorie recuperandone plutonio e creano il combustibile mox riutilizzabile per un secondo ciclo (il problema e' che il mox esaurito e' ancora piu' radioattivo dell uranio esaurito
).
Ovviamente questo non toglie il fatto che sia pur sempre materiale radioattivo, quindi da stoccare.
Il problema serio e' quindi l uranio esaurito; c'e' da dire che la produzione annua mondiale di questa scoria pericolosa e' di circa 10000 metri cubi l anno.
Lasciando stare mafie e complotti vari (personalmente la ritengo strettamente legata alla politica, inutile che ogni tanto fanno saltare fuori il capo di turno...un analfabeta rifugiato in un sottoscala di un granaio...e questi dovrebbero dirigere un impero mafioso...ma per favore...i mafiosi veri sono in giacca e cravatta) una centrale nucleare risponde direttamente alla iaea con loro controlli e test, scorrelata con enti locali e nazionali, non credo possano emergere problemi costruttivi.
Piuttosto analizzando il lato economico, non si risolvera' nulla per noi...sono stato in Francia e negli stati uniti e personalmente viene da sgranarsi gli occhi a vedere quanto poco incidano le spese elettriche (un amico residente a Denver paga circa 1400 dollari all anno di spese compreso elettricita', riscaldamento elettrico, telefono, acqua e spese residenziali) ma di sicuro qui' in Italia non sara' mai cosi'.
Senza vantaggi nelle nostre tasche, tirando in ballo nuovi problemi come lo stoccaggio scorie, conviene restare nella situazione in cui siamo. Signori, ribadisco che non sono ne pronucleare ne nonucleare, anzi la tecnologia nucleare la trovo affascinante ma in queste condizioni non conviene.
Purtroppo le soluzioni energetiche alternative sono limitate, scomode e costose, basti pensare che la piu' moderna centrale nucleare chiusa in Italia, quella di Caorso, un reattore basato sullo stesso principio di funzionamento della piu' sfortunata centrale giapponese, produceva quanto 30-40 Km quadrati di centrale fotovoltaica.
In futuro vedo solo la fusione nucleare come vera fonte di energia, in quanto quella solare dovra sempre rispondere ai limiti di madre natura (energia solare) e tecnologici (basse efficienze).
In conclusione vorrei dire ai nonuke di non demonizzare troppo questa tecnologia, disinformazione e media ne sono l esempio senza che spieghino perche' e per come, ogni cosa ha i suoi pro e contro, ma ricordiamoci che con soli circa 450 reattori al mondo si genera attualmente il 20% del fabbisogno mondiale di energia e alcuni paesi dipendono quasi totalmente da essa.
Invece ai pronuke direi che si puo' essere fermamente d accordo sul ritorno al nucleare, ma se in tasca a tutti noi non viene niente, e ci andiamo a cercare altri problemi piu' di quanti non ne abbiamo, che senso ha, si rimane cosi', nel frattempo la tecnologia avanza e si apriranno nuove strade.