Da ex possessore della sorellina più piccola - leggesi Yamaha MT-03 -, e grande ammiratore della sorella maggiore - la smisurata MT-01 -, devo dire che a me piace... Del resto Yamaha, negli ultimi anni, ha perso parecchie buone occasioni per rilanciarsi sul fronte delle motociclette "vere", massimizzando il proprio fatturato quasi esclusivamente grazie al TMax, non sorprende che stiano tentando di tornare prepotentemente sul mercato con una moto come questa: contenuta nel prezzo (sia pure solo relativamente: si parla di circa 8000 €, e in un momento come questo non so quanti possano/vogliano affrontare una simile spesa per acquistare una moto nuova; anche considerando che molti proprietari si stanno disfando dei propri mezzi, ed è possibile comprare un veicolo usato in ottime condizioni a prezzi davvero stracciati); ruffiana quanto basta per piacere a varie tipologie di utenza (dai ragazzini modaioli innamorati dei motard, ai sinceri appassionati del segmento che non dispongono dei mezzi per acquistare e mantenere un'Hypermotard o un'Husqvarna Nuda... Sino ai motociclisti quarantenni "di ritorno", in cerca di una moto leggera ed utilizzabile tanto in ambito urbano quanto nel weekend); sostanzialmente in linea con le tendenze attuali (abbiamo visto come negli ultimi anni il tre cilindri si sia affermato sempre di più: dalle "antesignane" Triumph, sino alla recente MV Agusta Tre Pistoni ecc.)
Insomma, siamo di fronte ad una moto concepita e realizzata guardando principalmente al mercato, a differenza dei modelli precedenti, innegabilmente relegati già dalle caratteristiche di base ad un'utenza limitata - ricordo che si trattava rispettivamente di un monocilindrico 650 dall'erogazione assai sgarbata e di un mostruoso bicilindrico da 1700 cc -, ma proprio per questo provvisti di personalità assai più spiccate.
Ribadisco il mio apprezzamento, ma ciò non toglie che questa MT-09 rischi fortemente di deludere proprio a causa di quelli che avrebbero dovuto essere i suoi punti di forza; non dimentichiamo del resto che, proprio in questo momento di crisi, il gusto motociclistico tende sempre più a cogliere e ad apprezzare le caratteristiche precipue dei mezzi, come del resto dimostra il successo che continuano a riscuotere moto superate - almeno sul piano tecnico - tipo Bonneville e Harley varie. Considerando che il motociclista italiano appartiene spesso e volentieri alla categoria "da bar" o poco più (alzino la mano quanti percorrono in moto più di 4000 km all'anno), è naturale che l'aspetto estetico prevalga su quello funzionale, a differenza di quanto avviene, solo per fare un esempio in Germania e nel mondo nordeuropeo - popolato da una razza di motociclisti ben differente dalla nostra -, e dove per il passato hanno ottenuto successo moto passate del tutto inosservate in Italia a causa della linea magari un po' superata, ma estremamente affidabili sul fronte prestazionale (si pensi, solo a titolo di esempio, al Kawasaki ER-5 oppure all'Honda Revere: due muli in grado di sciropparsi centinaia di migliaia di km solo cambiando le gomme, che nel nostro paese hanno riscosso l'esclusiva attenzione di qualche autoscuola di provincia).
In altre parole, utilizzando una formula che sa di luogo comune ma che rischia di essere azzeccata, pensata per piacere a tutti, la MT-09 rischia a mio avviso di non soddisfare nessuno, e di diventare l'ennesimo buco nell'acqua collezionato da Yamaha nel corso degli ultimi anni.
Lamps