Cari amici,
dopo una serie di rinvii sono riuscito, come promesso, a incontrarmi con una figura professionale che chiarisse in modo definitivo quello che sta succedendo in Italia a livello di tuning, prodotti aftermarket, decreti vari e insomma tutto l'universo che riguarda le modifiche estetiche (specchietti, portatarga) e funzionali (scarichi, forcelle, ecc.) delle nostre amate due ruote.
Giusto ieri sono stato finalmente ricevuto, alla Motorizzazione di Roma di via Salaria, dall'ingegner Massimo Arata.
Ora, un paio di parole per presentare questo signore: non solo è il Responsabile per quello che riguarda gli Allestimenti Speciali, i Collaudi e le Messe in Opera della MCTC di Roma e provincia (che, per numero di veicoli immatricolati è la più grande d'Italia), ma è anche consulente e perito del Tribunale di Roma per l'infortunistica stradale nonchè collaboratore delle Forze di Polizia e Carabinieri per i sequestri e i controlli sia di veicoli non a norma, sia degli impianti di produzione.
Tanto per dirne qualcuna, ha firmato quasi duemila perizie per il Tribunale relative ad incidenti mortali o con prognosi riservata ed ha partecipato all'azione della Polizia di Stato dell'Ottavo Municipio contro il clan camorristico dei Casamonica che, negli anni '90, aveva cominciato a produrre e a saturare il mercato romano di ciclomotori falsi, in special maniera di Aprilia Scarabeo.
Insomma, per chi è dell'ambiente, una specie di mostro sacro. E devo dire che, malgrado abbia parlato con me per soli dieci minuti, è stato cortesissimo ed affabile; e soprattutto mi ha chiarito le idee in modo definitivo.
L'altra volta ho scherzato, facendo un reportage buffo del primo incontro; questa volta invece, per chiarezza, soprattutto nei confronti di chi deve farsi un'idea precisa di quella che è adesso la legislazione sul tuning, riporterò punto per punto le sue affermazioni; alcune sono riuscito anche a registrarle, e quindi allego il file audio.
file audio1) LA LEGISLAZIONE SUL TUNING IN ITALIA E' ANCORA LEGATA ALL'ARTICOLO 78 DEL CDS.Malgrado sia stata espressa la volontà generica ed astratta, nel c.detto Decreto Milleproroghe, di aprire al mondo delle modifiche aftermarket, a tutt'oggi i decreti attuativi non sono stati pubblicati; anzi non c'è ancora una commissione nominata che se ne stia occupando.
Quindi la legislazione vigente è ancora quella che conosciamo tutti, molto restrittiva per i prodotti aftermarket.
2) LE RICHIESTE DI COLLAUDO E MODIFICA AVANZATE ALLA MCTC VENGONO SEMPRE RESPINTE.Per quello che riguarda Roma e provincia, l'ingegner Arata non ha notizia (e ne avrebbe avuto, dovendo firmare lui la pratica) di un singolo veicolo che abbia mai ottenuto l'aggiornamento del libretto, anche presentando le dovute pratiche con allegata la perizia tecnica di un ingegnere o perito iscritto all'albo.
Questo perchè, in sintesi, dato che la casa costruttrice non concede mai il nulla osta, e tali modifiche alterano l'assetto del veicolo o comunque la sua sicurezza su strada, nessun funzionario pubblico si prende la responsabilità, civile e penale, di concedere un aggiornamento, anche se la richiesta viene avanzata da un tecnico.
3) IL COMPORTAMENTO DELLE FORZE DELL'ORDINE: SPESSO ALL'OSCURO DELLA NORMATIVA.Ovviamente, su strada, come tutti sappiamo, ne accadano di tutti i colori. Questo perchè polizia e carabinieri spesso non conoscono la normativa, non sanno riconoscere sempre le alterazioni, ecc.
E' accaduto più volte, quindi, che veicoli ai quali sia solo stato ritirato il libretto perchè, ad esempio, mancavano uncamente della revisione, quando sono arrivati alle piste di collaudo siano stati bocciati perchè presentavano parti non a norma.
Inoltre i ricorsi al Prefetto e al Giudice di Pace, che sono sempre lunghi e difficoltosi, non fosse altro perchè i loro Uffici sono assediati da ricorsi e quindi spesso bisogna fare nottata in strada solo per presentare la domanda, richiedono sovente la perizia dei tecnici della MCTC.
4) GLI SCARICHI SONO A NORMA! ALMENO QUELLI...Già da diversi anni c'è una circolare che consente ai soli motocicli di montare scarichi aftermarket se questi recano la punzonatura UE adeguata.
Non c'è nemmeno bisogno del Certificato di Omologazione che fa impazzire tanti [adesso il vostro Prof si mette alla ricerca della circolare].
Questa normativa, come si sente nell'audio, non è valida per le auto.
5) DULCIS IN FUNDO... ECCO IL PEGGIO CHE TI PUO' SUCCEDERE CON I PRODOTTI AFTERMARKET.L'ingegner Arata mi ha detto una cosa che non sapevo, anche se un po' la sospettavo.
Diciamo che in genere il tuning viene più o meno tollerato; e a volte può persino succedere che, in Motorizzazioni di piccoli centri, magari del Sud, grazie ad Agenzie di Pratiche Auto ben introdotte e funzionari compiacenti e oliati, si possa ottenere una qualche forma di legalizzazione dell'illegale...
Tuttavia, in caso di Causa, penale o civile, le cose cambiano molto. Vale a dire che, nel caso di incidente stradale mortale o con prognosi riservata, per i quali c'è in atto una causa giudiziaria, l'Avvocato di controparte, cioè quello che rappresenta l'Assicurazione che deve risarcire i danni subiti dal motociclista, e che possono essere ingentissimi, nel caso di morte o invalidità permanente, con la Perizia tecnica che ha scandagliato la moto pezzo per pezzo e ha trovato prodotti non a norma, affermerà che il veicolo aveva alterato il suo assetto e la sua guidabilità e quindi la sua sicurezza su strada in maniera tale da essere comunque parte in causa
degli eventi che hanno prodotto il sinistro.
Questo non vuol dire che se passi col verde e uno col rosso ti centra all'improvviso sei tu il colpevole; tuttavia ti si attribuirà un concorso di colpa minimo perchè con gli specchietti non a norma non avevi la visuale completa, ecc..
Pensateci gente, oltre al danno la beffa: non solo danni fisici spesso irreversibili, ma anche un risarcimento non adeguato....
E qui chiudo. Aspetto le vostre
meditate riflessioni.
Con la speranza che presto la regolamentazione sul tuning cambi proprio come vogliamo noi e che quindi questi chiarimenti non servano più...
Prof