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Vicesindaco ai vigili: almeno 12 multe
Lettera riservata finisce online. La difesa: non è un ordine. Controlli e contravvenzioni con minimo garantito
SANSEPOLCRO - Un ordine di servizio, un atto ufficiale che doveva, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, restare riservato e che invece è stato reso pubblico da un giornale online locale, sta suscitando grande scalpore a Sansepolcro, paese di 16.300 abitanti in provincia di Arezzo. Il perché si capisce leggendo il documento, scritto dal vicesindaco della cittadina, Simone Mercati, e indirizzato al capo della polizia municipale locale, Brunella Proietti. Oggetto: «La sicurezza pubblica - Innalzamento standard – Adozione di nuovo modello operativo – Disposizioni permanenti ». «E’ ferma intenzione di questa amministrazione dare risposta concreta e tempestiva alle pressanti istanze di sicurezza che provengono da vari strati della cittadinanza», si legge nel documento. Per farlo, il vice sindaco elenca alcune «attività strumentali», cui gli agenti di pubblica sicurezza dovrebbero attenersi.
ALMENO DODICI MULTE - Nello specifico i punti sono quattro: «Controlli automezzi, 30 per H6», vale a dire 30 controlli nelle sei ore di turno; «identificazione persone, (non meno di 30), contravvenzioni al codice della strada (non meno di 12), effetto sorpresa ottenuto attraverso controlli frequenti, almeno 10 per H6». Ancora, si parla di «realizzazione di filtri tesi a innalzare sempre più, nel territorio di interesse, la soglia di rischio controllo per malintenzionati». Indicazioni, suggerimenti che hanno innalzato il livello di allarme degli abitanti, preoccupati soprattutto di un dato, le 12 multe per turno, che sembrava più un ordine piuttosto che un consiglio: «Nessun ordine da parte mia — specifica Mercati — ma semplicemente l’invito a mettere in pratica azioni ed interventi mirati destinati ad alzare la soglia di sicurezza in città. Si chiede di effettuare un certo numero di controlli di automezzi e di identificazione di persone alla guida degli stessi. Per un semplice dato statistico risulta che ad un certo numero di controlli corrisponde un altro numero di contravvenzioni al codice della strada, quelle appunto specificate nel documento. So perfettamente che le multe non possono essere elevate a caso e in maniera indiscriminata. Non ho la stella di sceriffo sul petto né mi interessa praticare la repressione, così come simili prerogative non appartengono al nostro consulente per la sicurezza».
IL SINDACO - Concorde il sindaco della cittadina, Franco Polcri, che precisa: «Non avrei mai autorizzato un documento in cui veniva imposto di effettuare un certo numero di controlli. Si tratta di suggerimenti, indicazioni utili per verificare l’operato della polizia municipale stessa. Senza dati statistici non è possibile farlo. Ci teniamo che da parte di cittadini e non, venga rispettato il decoro che il nostro borgo, patria di Piero della Francesca merita».