Intervengo perché in qualche modo io sono uno di quelli un po' nel limbo fra gli "storici" ed i nuovi acquisti.
Effettivamente ci siamo spenti, un po' tutti e immagino ciascuno abbia le proprie valide e personalissime ragioni.
Un giorno un vecchio forumista mi spiegò un po' di dinamiche da forum, la ciclicità delle presenze e come ci sia sempre bisogno di nuova linfa, stimoli e intrecci di relazioni anche extra moto che contribuiscano a tenere vivo uno spazio potenzialmente infinito e dispersivo come questo.
Tutto 'sto pippone per dire che un po' mi sento responsabile di essere stato assente e non aver dato il mio contributo a raccordare vecchi e nuovi.
Voi direte: vabbè, tu che c'entri? Ecco credo che quelli come me dovrebbero restituire ciò che hanno ricevuto in termini di accoglienza, spirito di aggregazione e stimoli.
Perché è chiaro che le traiettorie della vita portano ciascuno in direzioni fino ad un secondo prima inimmaginabili. E persone come Fausto, che hanno dato tanto per questa realtà, è legittimo che si trovino a dover mollare un po'. E se un po' ho capito come è fatto è il primo a soffrirne.
Torno a me, e a quelli che come me potrebbero essere più presenti e propositivi: lo so che non è un problema di passione (o almeno non solo), che stiamo tutti incasinati e dobbiamo fare i conti con i freddi conti. E so anche che Hornet.it non può essere una missione di vita, ma credo seriamente che si debba provare a ridare slancio a questo spazio, che è (almeno per me è così) soprattutto uno spazio mentale, un modo sano di vivere la nostra passione.
Poi per carità, se non c'è più la voglia né il piacere di stare insieme nessuno ci costringe.
Mi perdonerete la lunghezza, e spero anche il tono un po' serioso, ma tutto questo per me è importante, talmente importante da farmi fare una spietata autocritica e volerla condividere con voi.
Vi voglio bene.
Walter