LE CLASSI…..di un motore
Per chi si prodiga al fai da te…..in officina. Quello di cui parleremo sarà un po’ “cervellotico” e forse noioso, ma esprime un concetto che rompe gli indugi su fattori di superficialità tecnica e le norme di buona tecnica.
Questa che vi racconto è una storiella che pochi sanno, ma che con le poche frasi che andremo ad analizzare insieme, vi farà scoprire un altro punto di vista del mondo motoristico.
Partiamo da un concetto già discusso in questo mondo di PILLOLE, ma che comunque anche per chi non ha potuto leggerle sarà facile e parliamo di tolleranze meccaniche.
Il primo esempio che ci viene in mente (e non a caso) per quanto concerne le tolleranze ed i giuochi sono l’accoppiamento pistone con cilindro…è il più classico e forse il più importante.
L ‘HORNET ha queste quote da rispettare (il manuale dixit!)
Pistoni : quote ammesse da 66,965 mm a 66,985 mm, vuol dire che i pistoni possono avere una escursione di tolleranza di 0,02 mm…in italiano parlato vale a dire 2 centesimi (prendi un millimetro lo dividi in 100 parti e ne prendi 2!)
Praticamente all’occhio umano sono tutti uguali.
Cilindri : tolleranze ammesse da 67,000 mm a 67,015 mm come giuoco massimo. Significa che la massima escursione di un cilindro, del suo alesaggio è di 0,015 mm…ancora più restrittiva dei pistoni, perché parliamo di un centesimo e mezzo, o se vi piace di 15 micron, contro i 20 micron del pistone o stantuffo.
Così non abbiamo ancora detto niente.
Entriamo in fabbrica.
Una ditta come la Honda, che produce in Giappone 900 motori al giorno per tutto il mondo, in sostanza produce un motore ogni minuto…perché un turno di lavoro è fatto da 450 minuti (7,5 ore per 60 minuti/ora)…2 turni sono 900 minuti.
Inverosimile ma ci sono fabbriche che producono 2500-3200 motori al giorno in momenti particolari di produzione e picchi produttivi. Quindi fatevi un resoconto di cosa parliamo
Questo significa che ogni addetto alla fase di lavorazione in una catena di montaggio, avrà il motore a disposizione per le attività assegnate, per un minuto..la catena cammina e l’uomo deve fare le attività nel tempo assegnato..oppure deve fare due attività in due minuti, o tre in tre minuti,ecc….tecnicamente si dice, la cadenza è di un minuto per fase o attività!
Rientriamo nel tecnico ma non scordiamo questa parentesi di fabbrica. Speriamo che non mi perda nelle operazioni matematiche…datemi un controllo e non massacratemi però!
Se la tolleranza minima del pistone è 66,965 e quella del cilindro è di 67,015, il massimo di campo di tolleranza che si possa avere del giuoco tra pistone e cilindro ( o stantuffo e canna) è quindi di 67,015-66,965…quindi 0,05 mm!!
I numeri iniziano ad aumentare…e non và bene…si rischia.
Cosa si rischia?
Si rischia che in un motore iellato di una Hornet si possano aver prodotto 4 canne cilindro con larghezza massima a 67,015 e l’operaio di linea abbia montato 4 stantuffi da 66,965…cioè un motore nuovo parte già col massimo del giuoco ammesso ! parte già con un giuoco cilindro/stantuffo da 0,05 (5 centesimi)
Viceversa un motore Hornet può avere 4 canne al minimo della tolleranza, quindi a 67,000 e l’operaio di linea ci monta 4 stantuffi al massimo della tolleranza e precisamente quelli a 66,985…praticamente il giuoco diventa di 0,015 (un centesimo e mezzo)che è la differenza tra 67,000 (canna) meno 66,985. (stantuffo)
Si vede come se l’inserimento degli stantuffi, se fosse affidato la caso, ammetterebbe una probabilità di avere queste due condizioni estreme…un accoppiamento tutto largo (giuochi, vibrazioni, rumorosità,consumi di olio,ecc) o troppo stretto (surriscaldamento, raschiamenti a freddo, rischi di grippaggio,ecc,ecc)
UN BEL PROBLEMA!
La tolleranza fra i due elementi è coperta dall’espansione dei segmenti…meglio conosciute come fasce e raschia olio!
Allora a cosa serve la quota stantuffi/cilindri…se le fasce chiudono la tenuta del giuoco?
Oggi la tecnica ha perfezionato questi campi di tolleranza (che una volta erano così permissivi) in maniera tale che un giuoco eccessivo tra stantuffo e pareti delle canne, sia un problema in quanto sorgono: vibrazioni, battiti, strisciamento sulla parete, copertura sigillante dell’olio…se è stretto ci vuole una viscosità, se è largo un’altra viscosità, e tanto altro di cui non voglio tediarvi…Un motore dura di meno, se lavora già con tolleranze anomale.
ALLORA cosa si è fatto…negli anni ? Seguo nell’altro post…per prendere fiato!
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