Macchie gialle e macchie bianche…sulla Hornet!
Non è un argomento tecnico (non molto, ma comunque interessante), ne faccio un unico post proprio per non andare Ot su nessun’altro tema.
E’ un argomento che in qualche modo anticipa quello delle chiavi dinamometriche che affronteremo ,e che prima o poi apriremo,dedicandogli un capitolo a parte.
Entrambi sono però pertinenti con le coppie di chiusura (che è attivo in Pillole)
Stamattina con la mia Hornet ho fatto circa 200 km.
Bella ed affidabile, mentre mi sono fermato per fumarmi una sigaretta, me la guardavo tutta.
Pensavo : “Davvero bella, la temo per l’inesperienza ma mi attizza salirci sopra!… L’amico di mio fratello mi ha offerto 5800 euro per averla, ha solo 700 km,qui ce ne vogliono 6300 per una nuova; E poi che ci faccio con 5800 euro, che mi compro?…Ma và, lasciamo perdere!”
Guardavo il motore…e faccio caso a tutte quelle macchie gialle e bianche di cui quasi tutte le Honda sono piene.
In fondo, questa “visual operation” (appunto questi puntini di vernice colorata) mi sono familiari…e secondo voi cosa rappresentano?
Allora spendiamoci due parole, sì perché parliamo comunque di tecnica di officina e dopo che vi avrò detto il motivo del perché ci sono questi puntini, condividerete con me chè è pertinente questo unico post da parte mia sull’argomento.
Poi è un altro punto di vista di conoscenza del mezzo che abbiamo sotto, che è uno dei miei semplici scopi ed è un mio "umile obiettivo" cioè quello di "diffondere la filosocultura" che la moto, o un qualsiasi mezzo è frutto di migliaia se non di milioni di ragionamenti tecnici, migliaia di impronte di persone che hanno toccato i componenti e migliaia di passaggi di mano, di fasi, di collaudi, per fare in modo che noi si abbia il meglio.
E’ “MOLTO” intuitivo il senso di queste macchie colorate sparse qui e la su tutta la moto; stanno sulle viti o sui dadi di sostegno del motore, sulle 4 viti del manubrio, sulle viti del radiatore, sulle viti della corona dentata, della ruota,ecc. Ed è di facile comprensione capirne il significato, non c’è molto di tecnico da spiegare.
Queste macchie di vernice però, RAPPRESENATONO UNA FILOSOFIA CULTURALE COSTRUTTIVA che è una ottima prerogativa per le “famose” catene di montaggio.
MA A COSA SERVONO?
E’ norma di buona tecnica che negli stabilimenti di produzione, siano questi di motori, di carrozzeria, o di assemblaggi in genere, che, dopo aver serrato una vite, l’addetto al montaggio (operaio della catena di montaggio) certifichi l’avvenuta operazione mediante un pennarello speciale (viene comunemente chiamato marcatore) di cui è dotato, e questi dovrà manualmente apporre a macchia perché “garantisce” l’avvenuta operazione.
Trattasi di un pennarello a serbatoio, tipo l’UNI-Posca (quello bianco…lo usa mio figlio per correggere compiti,ecc) che si trovano nelle cartolibrerie, e che hanno in punta un feltrino “ad ammortizzatore/telescopico” che quando pressi , rilascia una macchia di vernice.
L’addetto all’operazione di una catena di montaggio, quando finisce la chiusura con la chiave, usa questo pennarello sulle viti che gli sono state assegnate come compito operativo, in modo tale da rifare un “RIPASSO MENTALE” su tutte quelle viti a lui delegate.
Il giusto metodo è questo : Chiudi, macchia e fai un’altra vite (attività dichiusura); chiudi, macchia e fai un’altra vite,ecc,ecc.
Prima di mandare avanti il pezzo, la moto, l’auto,ecc, fai un controllo a tutte le viti assegnate e se manca la macchia, subito ricontrolli l’attività, che può essere sfuggita.
In tutte le fasi successive (operazioni) i collaudatori di linea o gli addetti alla delibera finale, controlleranno se le viti “stabilite” precedentemente quali "critiche, importanti o degne di attenzione," che siano marcate in quanto questo garantisce l’avvenuta operazione da parte dell’operaio che a monte ha eseguito l’operazione.
Poi esistono avvitatori automatici che hanno un serbatoio ausiliario che mediante una tubazione, lasciano uno “schizzetto” di vernice quando l’operazione di “coppia”(chiusura a ciclo) è avvenuta correttamente.
IL SENSO ( di tutto questo ragionamento)?
Generalmente queste attività hanno un costo, espresso in minuti supplementari, e solo le ditte attente alla qualità, decidono volentieri di sostenere questi costi (non da poco) pur di avere un processo produttivo robusto, un feedback dal mercato che non rilanci reclami, oltre che per motivi di sicurezza, se perdi una vite (dipende da che vite)…ti fai male…se và bene!.
Quindi Honda crede nella qualità verso il cliente, nella sicurezza, e nel fatto che vuole la clientela che non inoltri reclami…una prova è appunto il fatto che lei accetti di sostenere questi costi.
Questo è un altro concetto base e non tecnico (manco tanto) però associatelo agli altri di cui abbiamo parlato, (soprattutto le coppie di serraggio) e spero che emerga un fatto importante : La manutenzione di un mezzo, deve essere fatta con competenza, perché bisogna sempre garantire la qualità di fabbrica, quella di capitolato.
A volte si usano colori diversi (ad esempio il rosso) per contrassegnare delle selezioni di pezzi dubbi o anomali, ma questa è un'altra storia che non "c'azzecca" con l'argomento d'officina!Ciao
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