
Non vorrei fare il professorino in mezzo a tanti tecnici, e qui nel forum c'è ne sono, na per spiegarla è necessaria una discreta opera di contorsione mentale.
Pensiamo ad una leva: qual'è la forza necessaria per sollevare un carico di 10 chili?
Semplice: se la leva è lunga un metro servirà una forza di 10 chili, se la leva è lunga 2 metri servirà una forza di 5 chili, se la leva è lunga 10 metri servirà una forza di 1 chilo.
Da ciò cosa si evince?
Che non ha importanza quant'è la forza che io applico alla leva o quant'è lunga la leva stessa. L'importante è che il prodotto della forza per la lunghezza della leva (F*L) sia pari a 10 kg*m.
Bene, una ruota si comporta come una leva nella quale l'asfalto, grazie all'attrito, applica un'altra forza (resistente) sulla superficie di contatto tra il pneumatico e l'asfalto stesso. Il motore, per consentire alla ruota di rotolare, deve quindi applicare al mozzo della ruota un'insieme di forze (la coppia motrice appunto) che, considerate tutte assieme, eguaglino il prodotto della forza d'attrito che si ha tra il pneumatico e l'asfalto moltiplicata per il raggio del pneumatico. Tale coppia ha pertanto le dimensioni di una forza moltiplicata per una lunghezza; esattamente come è accaduto per la leva.
Perché si usa il termine coppia motrice anziché il suo sinonimo: momento motore?
Semplice: il mozzo della ruota, affinché questa resti ancorata al suo posto, reagisce alla forza d'attrito con un'altra forza (detta reazione vincolare) che, essendo eguale e contraria alla forza d'attrito stessa, obbliga la ruota a rimanere vincolata al suo posto. La ruota pertanto rotola poiché è soggetta ad una coppia di forze: la reazione vincolare esercitata dal mozzo e la forza d'attrito che si ha tra il pneumatico e l'asfalto. Tale coppia di forze, essendo generata dal momento motore, è detta coppia motrice.
Nelle ruote non motrici invece la coppia di forze costituita dalla forza d'attrito e dalla reazione vincolare genera un momento (dal latino momentum: generatore di moto, da non confondere con il latino momentus: istante di tempo) eguale alle forze d'attrito che si hanno nel mozzo.
Spero di non averti fatto venire un gran mal di testa.