A quel poco che mi risulta i corsi di guida non li hanno fatti nè Stoner, nè Lorenzo e nè Rossi.
Quelle cose che Stoner fa in curva frenando col freno posteriore mentre accelera, non gliele ha certo insegnate "l'istruttore di guida veloce".
La moto, ahimè, non è come lo sci e il tennis: per il 90% è talento, sensibilità, coraggio e tecnica innata.
I corsi di guida possono servire a dare un'impostazione di base a coloro che sono alle primissime armi, oppure ad aiutare a togliere qualche difetto grossolano, ma se di base sei lento, puoi fare tutti i corsi di guida che vuoi, ma al massimo diventi un lento bene impostato.
Alla fine però questi corsi sono ottimi per far guadagnare bei soldoni a coloro che li organizzano.....
Parte di quello che dici è giusto, ma non sarei troppo estremo nei giudizi sui corsi, che si, sono business
nella maggior parte dei casi, ma a volte anche fare l’istruttore per 5 pippe che ti portano ben poco....
Io ti ho detto la mia esperienza da neofita e come tu dici sarò sempre un lento in assoluto ma:
1. con un buon ritmo, non uno che "azzecca" una curva e le altre pazienza
2. mi diverto un casino, e se non avessi fatto i corsi:
- guarderei “altrove” quando entro in curva
- probabilmente entrerei pinzato in curva
- guiderei sul serbatoio come si fa in strada pensando che l'avantreno lavora meglio, e cmq forse lo sentirei
instabile
- probabilmente farei delle manovre pericolose senza saperlo
I Piloti:
Biaggi è stata forse l'ultima vera eccezione di pilota dotato inconsapevole fino all'età di 19anni, quando
è stato scoperto.
Non siamo + ai tempi di Agostini che è stato scoperto a correre attorno al lago di como o dei piloti
all'inglese, abbastanza incoscienti. Come tutti gli sport, oggigiorno il motociclismo si impara da piccoli
e, come in tutti gli sport e dopo un certo livello la differenza la fanno (come giustamente citi):
talento, sensibilità, tecnica innata.
Coraggio, non so che definizione dai al coraggio. Per me coraggio era piegare con le gommine come si
faceva negli anni 60 o prima, con dei caschi in cuoio.
Oggi non so. Per q'uanto riguarda la velocità, saprai (se vai in pista) che quando ti abitui ad andare a
250 all'ora, a 200 all'ora ti senti "lento", nonostante sia obiettivamente una velocità importante. Se per
coraggio intendi le velocità raggiunte per me ti sbagli. Quelli salgono sulle moto come se tu ti mettessi
delle scarpe da corsa molto tecniche e la velocità per loro è solo abitudine.
Considera il punto 1. e i quattro 4 al punto 2.: ti sembrano stupidi e/o ovvi?
Se vai in pista di rendi conto che la metà delle persone che gira è afflitta da tali problemi. Me ne sono
accorto io dopo una sola giornata di corso. A Castelletto per giunta, dove le traiettore non sono poi tante a meno di avere una moto da 140kg, ne vedi veramente di tutti i colori. Gente che prova ad infilarsi in traiettorie inesistenti e poi va dritto. Mi sono ritrovato persino uno contromano in uscita dalla curva a destra prima del tornante del rettilineo....fortuna che ci si tiene a destra per affrontare il tornante a sinistra..
Per strada “è sufficiente” essere incoscienti e tenere aperto...e sei veloce...ma con quali rischi..
Nota sui corsi:
si, probabilmente la maggior parte sono business:
- quelli che costano poco e che prevedono 5-7 persone per istruttore, in piste come Lombardore poi, sono
un gran carnaio, e poi una curva a sinistra...
- quelli ducati vanno bene se sei pieno di soldi, altrimenti non portano + di altri, se non guidare moto
blasonate...l’unica ragione per provare ‘ste moto senza doverle acquistare.
Altra considerazione:
Se uno ti dice che guida sul serbatoio e non si sente l’anteriore, non puoi consigliargli di rifare le sospensioni. Con le moto odierne (post anni 90) probabilmente è lui che ha un problema , non la moto.