Premessa:
Allineare (o sincronizzare) i carburatori significa fare in modo che lavorino in perfetta sincronia. Questa operazione è bene farla ad ogni tagliando, in quanto permette di avere un motore che funziona in modo fluido e regolare. Va detto anche che questa operazione porta benefici tangibili solo nel caso in cui l’allineamento non sia fatto da parecchi km.
E’ un lavoro che richiede un minimo di manualità, uno spazio ben aperto e dei vicini che non si arrabbiano a sentirvi sgasare! Tutte le operazioni descritte sono state fatte su Hornet 98-02, presumo non cambi molto con le successive. Ricordate di utilizzare protezioni contro le scottature e che i gas sono tossici!
Innanzi tutto:
Occorre disporre di uno strumento chiamato Vacuometro. Se non si dispone di questo strumento, vediamo come si crea. Recarsi in un negozio di oleodinamica ed acquistare 4 vacuometri, che altro non sono che 4 manometri per il vuoto. (Esistono svariati tipi, differenti per costruzione e precisione. Io mi sono accontentato di prendere 4 manometri a secco). Le depressioni in gioco sono molto basse, quindi basterà prendere dei vacuometri con fondo scala a –1 bar. Comprare anche 4 metri circa di tubo rigido diametro interno 4 mm, 4 rubinetti a sfera, 4 attacchi per il tubo ed un adattatore filettato M5 con attacco per il tubo (possibilmente dritto e non curvo come il mio). Montare il tutto come in foto con l’utilizzo del teflon e di una barra per disporre i 4 vacuometri.
Costo della strumentazione: circa 60 €, ma è un buon investimento. Ecco come si presenta il tutto montato:
vedete i vacumetri, una tavoletta di legno per unirli, i rubinetti, i raccordi rapidi e i tubi
Preparazione:
Svitare tramite le viti a brugola i 2 fianchetti in plastica, rimuovere il perno che tiene il serbatoio ed alzarlo tanto da guardare sotto. Rimuovere i tubi agganciati al rubinetto della benzina dal lato sinistro e il tubo di sfiato al lato destro.
Sollevare e rimuovere il serbatoio.
Siamo pronti per attaccare i tubi alle predisposizioni. I collegamenti sono:
Cilindro n. 1: guardando la moto dal lato sinistro, sul collettore (in alluminio) si nota una vite con testa a croce (vedi foto). Svitarla e inserire l’adattatore M5 (nel mio caso curvo).
Cilindro n. 2: abbassarsi e guardare sotto alla batteria dei carburatori. In corrispondenza del secondo si vede un tubo di diametro circa 6 mm che si aggancia al collettore (se si segue il tubo si vede che è lo stesso che si aggancia al rubinetto benzina, ovviamente quello piccolo).
Cilindro n. 3: stessa procedura del secondo, si vede un tubo delle stesse dimensioni del precedente, seguendolo passa sopra alla testa e va davanti al radiatore.
Cilindro n. 4: c’è l’apposito tappino, affianco a quello del terzo carburatore, un po’ nascosto perché inclinato di circa 45° rispetto al collettore.
Ora abbiamo le 4 prese per misurare le depressioni. Togliere i tubi ed inserire i nostri che portano agli strumenti di misura, rispettando l’ordine dei cilindri per una facile lettura.
Si intravvedono i tubi nelle foto:
Ci resta solo da alimentare il motore (aveno tolto il serbatoio!). Individuare il tubo che abbiamo rimosso dal rubinetto benzina, quello più grosso. Io ho inserito un imbuto, che provvedevo periodicamente a riempire. (vedi foto)
Procedimento:
Chiudere preventivamente tutti e 4 i rubinetti posti dietro ai vacuometri ed azionare il motore (immagino sia superfluo dire di mettervi all’aria aperta, pena intossicazione quasi assicurata!). Portare ben in temperatura il motore e, con delicatezza, aprire i rubinetti quel tanto che basta a far muovere gli aghi dei vacuometri, ma senza farli oscillare troppo. Controllare quali sono i valori degli strumenti. Aiutarsi con qualche colpetto di gas per determinare quali valori ci stiano dando gli strumenti.
Se vediamo che i 4 vacuometri segnano tutti lo stesso valore, spegnamo e rimontiamo tutto.
Se invece questo non accade (la maggior parte delle volte) vediamo come regolarli.
La nostra Hornet prevede che il terzo carburatore non sia regolabile, quindi provvederemo a regolare gli altri 3 sul valore di questo.
Guardando i carburatori da sopra, vedrete che tutti e 4 sono uniti da una barra che, accelerando, si muove e apre le 4 farfalle. Con moto spenta accelerate e vedete che in corrispondenza di ogni carburatore (tranne il terzo, come detto) c’è una vite a stella con sotto una molla. Certo queste viti non sono nella posizione più agevole e spesso per regolarle preferivo spegnere la moto e, accelerando, portarle più in vista.
Ora sulla base dei valori che gli strumenti ci hanno fornito, procederemo con l’apertura o la chiusura di dette viti, fino ad ottenere una regolazione omogenea per tutti e 4 gli strumenti.
Verifichiamo la bontà della misurazione con qualche colpetto di gas, oppure tenendo il gas leggermente aperto.
Fatto questo la fase della regolazione è conclusa. Aggiustare il minimo, se necessario, e rimontare tutto (tappi, tubi, sfiato, serbatoio, fianchetti).
Si consiglia di lasciare raffreddare il motore prima di infilarci le mani, per ovvi motivi!
A questo punto è d’obbligo un giro di prova! Buon divertimento!
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