Ciao a tutti,
ripropongo un argomento sul quale ci siamo già confrontati tempo addietro, ma sempre attuale: quello dell'opportunità di utilizzare sempre un abbigliamento tecnico adatto ad andare in moto (e un casco integrale). E lo ripropongo alla luce di quanto mi è successo proprio ieri in tarda mattinata.
I fatti: mi trovo in autostrada (con il VFR, fortunatamente non con la Hornet) all'altezza di Rimini nord; moto carica - bauli laterali + passeggero; velocità sostenuta, attorno ai 130/140 km/h. La visuale è perfetta, qualche camion qui e là... Lavori in corso sulla piazzola di destra.
Improvvisamente, una gragnuola di punti neri mi si para dinanzi agli occhi; sembra un mitragliamento... Tac! Tac! Tac! La visiera istantaneamente si sporca in modo atroce, tanto da consentire solo una visibilità ridottissima. Agghiacciante. Solo grazie alla fortuna (ma mi verrebbe da chiamarla diversamente), all'esperienza e ad una certa dose di sangue freddo riesco a tenere la moto, pure sbandando considerevolmente e invadendo la corsia d'emergenza.
Ai 90 scarsi, e tenendomi all'estrema destra, mi fermo all'autogrill, provvidenzialmente distante solo un paio di km, senza ancora capire cosa sia successo e... resto senza parole: mi sono infilato dritto dritto in uno sciame di vespe. Solo nell'interstizio tra casco e visiera ce ne sono incastrate ben tre (e sembrano piantate lì dentro col martello), una delle quali stordita ma ancora viva; la giacca è completamente cosparsa di resti spiaccicati, così come la visiera. Sulla carenatura della moto e sui bauli laterali conto più di trenta fra chiazze chitinose ed insetti rimasti appiccicati.
Insomma, una scena da film dell'orrore. Ringrazio la mia buona stella per essermela cavata a così buon mercato (dato che incredibilmente non abbiamo riportato alcuna puntura), ma... Ringrazio anche la mia innata prudenza, che mi impone di salire e far salire in moto solo in condizioni di massima sicurezza. Infatti, è proprio grazie all'ottimo equipaggiamento che questo episodio si è risolto esclusivamente con un brutto spavento.
Provate ad immaginare se, invece che il completo giacca tecnica (con collo chiuso ermeticamente) - guanti lunghi (le cui estremità inferiori sovrappongo sempre ai polsini della giacca, proprio per evitare che possano infilarvisi insetti) - pantaloni tecnici - stivali, avessi indossato un vestiario ridotto o comunque più permeabile ai corpi estranei...
Riflettendo a posteriori, dinanzi ad una bella piadina, su quanto era successo ci siamo detti: "Pensa ai tanti customisti che si piazzano in autostrada con gilet di pelle aperti sul petto, avendo sul capo caschi jet che persino un ciclista rifiuterebbe sdegnato... Ci sarebbe potuto scappare il morto!".
Aggiungo poi che qualora il fatto fosse capitato su strada statale, pure a più bassa velocità, il pericolo avrebbe potuto essere persino maggiore... Sia a causa del rischio di impattare contro un veicolo proveniente dalla direzione opposta, sia per quello di ricevere punzecchiature multiple dalle vespe (che nel mio caso sono state fortunatamente disintegrate nella maggior parte, in virtù dell'alta velocità). Anche solo una visiera aperta, in certi casi, può costituire una fonte di estremo pericolo.
Meditate gente... Meditate.
Lampsss
Piero
P.S. Giunto a casa, ho impiegato più di venti minuti per ripulire le carenature... E fortunatamente avevo comprato qualche mese addietro, ad uno stand presso la fiera di Verona, un prodotto Ma.Fra. specifico per la rimozione degli insetti dai parabrezza!
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