Buonasera ragazzi e ragazze,
oggi ho deciso di fare due passi, anzi no cinque per la verità. Ma non "due passi" di quelli a piedi, ma cinque di quelli in moto, che sono in assoluto in più divertenti. Stamattina non è stata dura alzarsi dal letto. Il sole insisteva per infiltrarsi tra le tapparelle e creare quel fantastico gioco di disegnini colorati sul muro. Quando comincio a intravedere il sole per me è ora di svegliarsi, non voglio perdere altro tempo con la giornata che inizia.
Sono mattiniera sì lo ammetto. Preferisco godermi il più possibile la giornata, che rimanere nel letto a dormire fino a tardi. Sono le 7:15/7:20. Scendo da letto e piano piano mi vesto. Infilo i pantaloni da ginnastica (con scritto I love N.Y) e la tipica maglietta azzurra da raduno hornet.it. Mi allaccio le scarpe da ginnastica asics colore blu (da combattimento) e per prima cosa porto giù il mio Rocco, un meticcio di 13 anni che ho da quando aveva all'incirca uno/due anni (è un trovatello che ho trovato personalmente qui a Bolzano).
Rocco:
Giro l'angolo e nel prato verde del parco mollo il cane dal guinzaglio in modo che sia libero di annusare, di odorare, di vedere, di soddisfare il suo istinto di lasciar traccia al suo passaggio (leggasi pipì un metro sì e un metro no). Il sole è già, uscito dall'Altopiano dello Sciliar, è già un po' alto. E' abbastanza caldo, sì sta bene. E' inutile che dica che non ci è voluto molto per farmi salire una voglia di moto pazzesca. Poi, qui, da noi, tra le nostre belle montagne. Torno a casa e comincio a preparare la colazione. Un po' di latte un'po' di
e po' di torta avanzata da ieri dalla festa di compleanno di mia sorella (ebbene sì ha 10 anni e ben 18 di differenza da me). Con un po' di sano marketing sul da farsi sveglio anche Thomas (trive83 sul forum).
"Dove andiamo?". Si fanno tante ipotesi: Livigno? Ma no dai tanto questo week a Bz c'è la festa dell'elettronica, non dobbiamo comprare niente a Livigno e poi mi scoccia pagare la Galleria e lo Stelvio sarà aperto? Passo Pennes? Si, ma poi?
Decidiamo quindi di dirigerci verso Bressanone e fare qualche passo classico, che nel curriculum di ogni buon motociclista non deve mancare.
Finiamo di fare colazione, ci prepariamo con calma per la vestizione. Pantalone in pelle io, tessuto lui. Giacca in pelle io, touring lui. Riempiamo le borse serbatoio piccoline con portafogli, cellulare, chiavi. Io porto un coltellino svizzero e uno zainetto piccolissimo che si chiude in un pugno di una mano. Il cielo è terso.
Stendo un bell'asciugamano a Rocco, gli cambio l'acqua e gli verso un po' di croccantini nella ciotola.
Posso partire. No, dimenticavo: prima di partire attacco un certo adesivo sul mio personalissimo casco.
Ora si che si parte!! GASSSS!!!
[SEGUE]
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