bene, inseriamo anche il report dell'uscita di ieri (domenica 11 settembre) ancora uan volta scorrazzando per il Trentino...
visto che il tragitto non è brevissimo (450 km per il sottoscritto) la partenza è prestino, alle 8, quindi alle 7.15 di domenica la sveglia tuona: penso fossero 4-5 anni che la domenica non mi svegliavo così presto, se si escludono le alzataccie per vedersi la MotoGP in diretta dal giappone, ma quelle non fanno testo perchè si passa dal letto al divano...
sono un pò in ritardo e corro un pelino per essere alle 9 puntuale al Bolognese, sul fadalto, dove trovo ad attendermi i fidati compagni di uscite Giacomo (giaz88) e Lucia (ape_maja), con in più un amico di Giacomo con un gixxer 600 (con tanto di Supercorsa fumanti) che, visto la bellicosità delle Hornet, ha preferito rinunciare a un'uscita così lunga...con rammarico poi vediamo che le defezioni sono notevoli, ma tantè, pochi ma buoni. Un caffè veloce e il Fadalto ce lo beviamo in un secondo, Belluno e poi si entra nel parco nazionale delle Dolomiti bellunesi, come sempre un pò trafficato verso Agordo, quindi ci inerpichiamo su per la montagna verso Rivamonte Agordino in un passo/forcella senza nome, un misto lento tutte curve molto divertente, ma purtroppo un pò rovinato con crepe e cedimenti...molto meglio la parte in discesa per arrivare a Fiera di primiero. Da qui il traffico motociclistico è molto elevato, e salendo sul passo Rolle ci intrufoliamo prima in gruppo di Olandesi, poi ci frammentiamo e io mi mezzo ingarello con una Tuono factory cui però stare davanti è davvero ardua...
in cima al rolle (voto 10 come passo, ottimo asfalto e curve stupende) il paesaggio, come al solito per il Trentino, è ottimo...
si scende quindi dal Rolle e si va giù fino a Predazzo, alchè a metà strada sento che ad andare giù è pure la pressione del freno dietro, che non dà più segni di vita e manda un bel profumo di pastiglie fumanti...
, ci fermiamo e constato che le pastigli son bloccate sul tutto chiuso e con una cacciavite le apro, sperando che non creino altri problemi per tutto il giorno, evitando ovviamente di usarlo...
dopo Predazzo ci attende la Val Floriana ma a Cavalese una deviazione ci porta dalla parte sbagliata, perdendo una 20'ina di minuti...come promesso, a Natale spaccherò il salvadanaio per munirmi di TomTom...
Tornati sulla retta troviamo una val floriana terra di smanettoni (essendo la Val Cembra chiusa) e qualcuno che ha evidentemente esagerato ci lascia la moto...troviamo, infatti, i Vigili del Fuoco che spengono quel che resta di una (penso) R1 andata flambè, per fortuna il guidatore è quasi apposto. La strada cmq è bellissima, tantissimi curvoni da appoggi lunghissimi, veramente una pista per alcuni bikers, come quel simpaticone col Kawasaki 1000 che mi ha letteralmente mandato a quel paese perchè gli tiravo le staccate e, secondo lui, non lo lasciavo passare...ahahah, mai sottovalutare una Hornet...
A valle quasi finita quindi troviamo il luogo per il pranzo, come da programma è un sito geologico in cui su possono osservare alcune "piramidi di terra", le Piramidi di Segonzano, alte fino a 20 metri...che per nostra sfortuna non erano propriamente sulla strada, ma per arrivarci vicino per osservarle bisognava percorrere almeno 25 min di sentiero a passo CAI...insomma decidiamo di pranzare e di valutare il da farsi dopo. Quindi troviamo un bel torrente e ci mettiamo tra le pietre al fresco a mangiare, mentre decidiamo che uno sforzo per vedere le piramidi possiamo pure provare a farlo, ma Giacomo rinuncia e si "offre" di guardarci caschi e attrezzature varie mentre io e Lucia saliamo il sentiero...Per inciso io lo faccio con pantaloni in pelle e stivali TCX Competiione RS, Lucia pure lei con gli stivali, sotto un bel sole cocente alle 2 di pomeriggio...insomma
cmq lo sforzo vale la pena e sembra di stare nel Gran Canyon o giù di lì, godendoci pure il paesaggio di tutta la valle sottostante...
la discesa è molto meglio della salita, almeno la gravità ci aiuta! Riprendiamo i mezzi e ci rifacciamo al Val Floriana al contrario, questa volta senza troppi smanettoni che sclaciano per passare...Predazzo, Moena e saliamo per il San Pellegrino, che, almeno in salita, è davvero veloce e scorrevole. Scendendo, breve pausa foto:
poi giù tutto d'un fiato fino ad Agordo e su diretti per il Passo Duran, altro passo (completamente libero da auto e ciclisti...) che offre tratti veloci e un bellissimo misto lento in cui si può tenere la seconda anche per un paio di km...goduria pura, senza un attimo di tregua per le gomme. In cima meritata pausa gelato, e a sorpresa ci raggiunge un'ulteriore Hornet di un amico di Giaz, Roberto (?), un neofita che abbiamo scoperto dare del gran gas!
Scendendo dal Duran la strada si fa molto "frastagliata", continui stop e go e strada molto ripida a tratti...il divertimento ritorna sulla strada che porta a Longarone da Forno di Zoldo, in cui ci ingarelliamo un pochettino...
giunti a Longarone troviamo la classica colonna domenicale da rientro, freccia a destra e sorpassi fino all'imbocco della superstrada che ci fionda fino al fadalto. A Vittorio veneto ci si saluta e ci si divide per il ritorno a casa...
che dire, un ottimo giro tra strade stupende, un tempo ottimo (pure troppo...) e un'affiatata compagnia...un peccato solo che settembre sia già a metà e la brutta stagione incomba...spero che con la stagione prossima la compagnia di veneti e non si allarghi ancor di più, che di strada da fare in Trentino ce n'è a bizzeffe...
lamps
PS: son proprio curioso di vedere gli on-board camera fatti da Lucia, sperando di essere inquadrato...
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