La mattina incomincia presto ma visto che la giornata sarà lunga la si vuole iniziare al meglio, quindi appena in sella alla piccola due minuti di strada e subito ci si ferma per sosta cappuccino e briosche
, zizza di rito e via per strada, finalmente quello che si era immaginato per tanto tempo si stava realizzando, un bel motogiro sostanzioso da quello che mostrava googlemaps, partecipanti conosciuti con i quali si avevano già percorsi vari chilometri, smania di ritrovare e aumentare quella confidenza con il mezzo per far si che ogni percorso diventasse fonte di emozioni e non di incognite. Al ritrovo stranamente sono il primo, non c'è l'immancabile mattiniero grissino
(di solito ha sempre un'ora di anticipo sull'ora prestabilita
) "specia un mument" si ritrovava con zurlo e cinghialito, ecco scoperto l'arcano; neanche il tempo di realizzare ed eccoli arrivare e da li a breve anche leohorny. Praticamente un anno era passato dall'ultima volta che avevo incontrato Zurlo e cinghialito, il primo il solito testone sorridente, il secondo da subito in pista con raffiche di castronerie variopinte e fantasiose tanto che la mia targa con inclinazione a prova di inchiappettata è subito presa di mira, stavolta l'abbondare aveva un suo perchè, ma evidentemente un pelo avevo esagerato e la sera con il buio l'avrei anche scoperto
. Le 9:30 si sono fatte ed il Sempione è già sotto le nostre ruote, valico passato indenne e dopo qualche assaggio di curve la piazzola di sosta è già nostra
, il freddo si faceva sentire e Zurlo aveva bisogno di un pit stop, il resto della combricola approfitta di bagno, foto e pausa sigaretta
; il paesaggio già ci anticipa quello che per tutta la giornata ci avrebbe fatto da sfondo e cornice alle ore sulla sella
. Visto che eravano già tutti infervorati il primo bar sul Simplonpass è preso d'assalto
come anche il mio portafoglio
, con quei soldi per cinque caffè ed una brioshe ci cenavo al piccolo stelvio, trattoria nel varesotto. Si riparte e ligi ai limiti di velocità si raggiunge il primo distributore così ogni pensiero sarebbe stato eliminato per tutta la giornata, distributore prettamente svizzero e qui già si mettono le basi per un preoccupante pensiero di frode visto che su tre rifornimenti neanche uno scontrino verrà rilasciato
ma la voglia di raggiungere il Furka è tanta e non si indugia, via di nuovo. Paesello dopo paesello, manetta su manetta giù, i primi tornanti vengono percorsi, i primi emboli partono
, i primi dispersi vengono listati, grissino aveva visto un piccione in cima al Furka e armato di missile terra aria era partito per andare ad abbatterlo
. Gli abbandonati invece si fermano nella "piazzola del ghiacciaio" dove in attesa del membro dei reparti speciali intercettatore scelto specializzato in uccellagione, si ammira il paesaggio ed i motoveicoli circolanti
. Grissino il killer arriva
e baldanzosi si ben spendono sette euro per andare ad ammirare il percorso scavato nel ghiacciaio
, prima volta ma penso neanche l'ultima vista l'atmosfera magica che veniva creata dai giochi di luce dipinti dal ghiaccio. I morali sono alti ed entusiasti, non c'è fretta, nessuno ce l'ha ed infatti alla una passata i panini vengono divorati. Bene, di nuovo in sella e di nuovo fermi, il Furkapass era raggiunto
. Qui l'avvistamento dello yeti mancante, dietro ad un bagno chimico intento a fare chissà cosa
, purtroppo come ogni avvistamento la foto è mossa vista l'emozione dell'incontro inaspettato. Sustenpass arriviamo, anche se erano le 15:30 ma tutti erano intenzionati ad andare avanti, quale scelta mai più azzeccata?!? Fino ad ora tra i tira e molla, le soste doverose, i caffè lussuosi la tensione e la ricerca del divertimento erano sempre stati interrotti, ma appena imboccata la Sustenstrasse ogni ricerca di piega viene appagata, perlomeno la mia che avendo preso la testa del gruppo ho fatto da tappo ai plurinavigati piegoni del gruppo
, ma personalmente ogni curva aveva visibilità ed era alla mia portata tanto che una volta raggiunto il passo mi sentivo felice come un bambino, peccato non avere strade come queste nelle mie zone, scuola guida pura dove ogni spalla delle gomme può dare il meglio di se; anche qui altra salassata per caffè d'oltralpe ma le bikers svizzere fanno la loro comparsa ed i commenti non sono mancati, ma come non ammirare quello che la natura ci offre?
Qui però anche i primi allarmi per l'sms della banca di leo dove 140 euri gli erano stati addebitati per il rifornimento effettuato in mattinata
. Mannaggia a me e a quando non ho rotto per riuscire ad avere lo scontrino dalla colonnina; le più fantasiose ipotesi di megacomplotti internazionali contro gli utenti italiani del forum vengono formulate fino ad arrivare alle più male intenzioni contro il proprietario del distributore. Insomma contento ma ignaro che il divertimento non era ancora finito, Sustenpass aveva anche lui la sua foto che l'immortalava
. La strada che viene macinata per raggiungere Grimselpass non delude, tanto che il posteriore di leohorny incomincia a produrre i primi riccioli
. Il paesaggio perennemente brullo offre scorci da far rimanere senza fiato, imbambolati di fronte a tanta grandezza e bellezza
. Ed il passo del Grimsell ha anche lui le sue foto
. Bellicosi ma anche con tanta voglia di oltrepassare il valico ci si dirige verso casa percorrendo a ritroso la Furkastrasse con gli immancabili tira e molla della manetta per i limiti. Con ancora un'ora buona per rientrare in Italia il distributore truffaldino viene completamente occupato dai nostri mezzi, con inglese a dir poco maccheronico ci si rivolge all'officina che lo affiancava e da quel momento ogni idea sull'accaduto veniva stravolta. Il mecca-svizzero dopo aver pazientato e tradotto quello che cercavo di spiegargli telefonava al benza-svizzero che abitando proprio sopra i distributori ci raggiungeva e anche lui sommessamente pazientava di fronte alle nostre richieste di delucidazioni in merito all'arcano, grazie anche al perfetto "germanico" di grissino
. Abbiamo lasciato il personaggio con una stretta di mano ed un sorriso rincuorati dalle sue risposte, anche se cinghialito a titolo cautelativo voleva comunque piantargli una "capociattenstrasse" nel caso in cui ci avesse "pigghiatopuuculu". Ancora curve e tornanti e qui la famosa sindrome da curva mi prevalicava, basta, basta, basta.... tra l'altro l'anteriore mi giocava brutti scherzi tanto che pensavo di aver bucato; così non era e strada facendo il feeling tornava anche se con un bel pò di remore nel mantenere i ritmi della giornata. Sempione sotto le nostre selle Meina viene raggiunta e qui in piena infrazione di qualsiasi articolo stradale e di buon senso ci si ferma in corsia per i saluti e "pissenstrasse" del buon grissino(per poco vista l'assenza di luce ed il terreno "friabbbile" oltre il guardrail ce lo perdavamo nel dirupo sottostante
). Qui scopro che l'eccessiva inclinazione della mia targa non permetteva alla luce di illuminarla, mi sa che ho toccata anche i venti gradi con la mia sistemazione del giorno prima
, che menata mi tocca smontare tutto di nuovo
. Ognuno via verso casa per concludere una giornata per me veramente divertente e nel segno dello star bene. Tornato a casa con piccola sui cavalletti l'anteriore mi ha spiegato del perchè degli scivolamenti, nel momento in cui l'andatura era diventata decisamente più turistica ed il sole era sceso le temperature di asfalto e spalle erano decisamente diminuite, solo che i nuovi limiti di piega per me erano oramai standard ed infatti ad ogni curva del tragitto finale andavo ad intaccare la cera che giustamente mi ricordava che c'era ancora lei e di non esagerare. Meglio così, dopo un giro simile la smania di ripetere l'esperienza era già nella mia mente e l'idea di avere l'anteriore traditore mi smontava qualsiasi brama di migliorare la confidenza con le spalle dei pneumatici.
Siori e siore il "girochime" ( tre passi come le tre teste della chimera) soprannominato così da cinghialito è assolutamente alla portata di tutti, mette a disposizione tornanti curve e controcurve sia sul veloce che sulla media percorrenza il tutto contraddistinto dall'asfalto ottimo e pulito, mi sa che settimana prossima vado ancora a fare scuola guida
i passi chiudono presto ed io ho intenzione di diventare un'abituè dei tre passi.
Sottintesi i ringraziamenti a grissino, ricordatevi che è un ultrasessantenne che ha ancora da dare molto e non si tira mai indietro per farlo, a cinghialito con le sue uscite spassose, a zurlo che è sempre un piacere starci insieme, finalmente sto giro insieme siamo riusciti a farlo, e a leohorny compaesano che si è sobbarcato il fardello di apripista.
A breve coadiuverò il racconto con le foto spettacolo dei cinque yeti...
CHIMERA= TARGATO
di giorno si, di notte non se vede!!!
un pò di fotine anch'io
ce le fai vedere anche a noi?