bene, su suggerimento esterno, mi accingo a scrivere un breve resoconto della bella giornata passata ieri su e giù per i principali passi tra Trentino Alto Adige e Veneto, condotta da noi veneti, anche se con qualche defezione dell'ultimo (azza e condor, vi siete persi una gran giornata...
... Ape ci dispiace per le tue ferie (bhe mica tanto...) ma stiamo già pensando a qualcosa per i primi di settembre, passate le ferie di Giaz, la tesi di Cla2112 e i miei esami...)
quindi, il sottoscritto si alza con comodo alle 8, si prepara per bene, si intuta e alle 9 parte con comodo con ritrovo alle 10 dalla sede del Motoclub Fadalto, il bar al bolognese. Un'ora è più che abbondante per arrivarci da casa mia, ma la sfortuna ci vede benissimo e me ne capitano di tutti i colori...prima la borsa di serbatoio che si stacca a 145 kmh, e relativo panico, con pausa di 10 minuti per fissarla Moooolto meglio...poi prima di Conegliano una bella deviazione che mi fa perdere altro tempo...sul più bello che trovo la strada mi capita una cosa mai successa in moto...uno starnuto enorme! dopo la borsa, panico parte2...mi fermo con un pò di fortuna e metto tutto apposto, ma non è per niente bello quando ti si chiudono gli occhi correndo! Alle 10.15, dopo un semaforo rosso che mi ferma 100 mt prima del bolognese per altri 5 minuti buoni, arrivo, saluto Giaz e ce ne partiamo subito per il Fadalto, appuntamento a Belluno con Claudio (Cla2112) al distributore OMV, seguendo l'indizio "c'è un cavallo enorme di pietra a sinistra..."
vabbè, cerchiamo sto equino gigante!
Fadalto, Belluno e in effetti a un certo punto troviamo un prato enorme pieno di statue su cui svetta infatti questa statua di un cavallo alta 10 metri...
fatto il pieno e raccattato Claudio, che per inciso ha una Hornet uguale uguale alla mia, salvo un particolare...la sua sembra appena uscita da un concessionario, la mia da una soffitta...
si parte in direzione Agordo passando per il Parco delle Dolomiti Bellunesi, la strada è bella e scorrevole ma a metà un ingorgo ci blocca, c'è una coda da Autosole fino ad Agordo inoltrata, ci piazziamo dietro a una Kawa GTR1400 che fa strada superando e passiamo questa interminabile colonna di auto...
direzione Alleghe qui perdiamo un pò la bussola...Cla, che è di queste zone, fa strada ma il percorso non è proprio quello del programma, facciamo un pezzo del passo Pordoi e poi il passo Campolongo in direzione Arabba; insomma l'importante è arrivare, mettendoci in mezzo quante + curve possibili... Proprio le curve iniziano ad essere un problema: Clauio è bellunese e queste zone le conosce bene, per stragli dietro bisogna sudare 4 camicie a volte!
Prima pausa poco prima di Arabba, sigaretta (e qui un sentito ringraziamento sempre a Claudio che ha offerto tt il giorno...) e brainstroming per il pranzo: visto che i panifici non si trovano o sono chiusi, tanto vale mangiare su al passo godendoci il paesaggio...
il Gardena sale veloce, bei tornanti, poco traffico tt sommato, solo qualche crepa nell'asfalto, ma nulla di che. Al passo ci sistemiamo per il pranzo con un paesaggio a dir poco
un apprezzamento particolare anche per lo speck del rifugio, davvero super
partenza poco dopo in direzione passo Sella, si scende un pò e si risale subito, con l'inconveniente di un pò di traffico turistico che blocca, in tutti i sensi, la strada...una corriera infatti occupa completamente un tornate, probabilmente toccando pure sotto perchè il dislivello non è poco, ma con qualche manovra ce la fa, non ci infiliamo in mezzo e passimo oltre... Una breve pausa "ricambio liquidi" e immortaliamo il passo Sella
anche qui una marea di turisti dappertutto, poco prima della cima ogni anfratto diventa un parcheggio ed evitiamo pure di fermarci data la mole di gente presente...scendiamo a Canazei e ripartiamo subito per il Fedaia, altro passo spettacolare...qui Claudio è davvero imprendibile, penso chiuda le gomme in tutte le curve, io lo intravedo ogni tanto ma si vede che conosce bene queste strade...arriavati al lago, che è sotto il (quel che rimane) Ghiacciaio della Marmolada...anche qui pausa cicca, paesaggio stupendo che va immortalato...
i mezzi...
scendiamo dal punto panoramico in direzione paese sottostante il lago dove ci aspetta un amico di Claudio in una gelateria, a metà strada però Claudio si blocca e ci fa notare un posto, tale "gola dei Serrai di Sottoguda" (grazie Google!
) un percorso pedonale-ciclabile (ma solo in salita per le bici...) che scende in una gola scavata nella roccia piena di cascate...bhe, ci guardiamo e ci diciamo, "come si fa a non farla?" quindi motore spendo e giù a forza di gravita per questa stradina larga 3 metri tra decine di turisti sbalorditi e sbigottiti da stè 3 hornet spente che scendevano in silenzio assoluto, manco fosse il TTXGP! Qui un onboard camera ci stava davvero tt, qualcuno ci ha fatto anche delle foto... a metà di questo percorso, mi affianco a Claudio e gli dico "ma sicuro che se ci becca la Forestale nn finiamo tt in galera?" e lui "ma va, al massimo una ramanzina....spero!"
finita la discesa, avviamo i motori e in pochi km siamo alla gelateria. Qui il gelato ci stava devvero tt...qualche parola con l'amico di Claudio e ripartiamo per la deviazione già programmata verso lo Staulanza e la bella strada che porta da Selva di Cadore a Longarone. Qui mi metto d'impegno e sto quasi sempre in scia a Claudio, poi verso 2/3 della strada troviamo una coda creata da una Bravo dei carabinieiri e il divertimento finisce...arrivati a Longarone ci sorge un dubbio: saliamo anche fino al Vajont? Ma sono già le 5 e il sole inizia a scendere, desistiamo da questa ulteriore deviazione e arriviamo a Ponte nelle Alpi dove salutiamo la nostra guida alpina Cla2112, quindi io e giaz ci fiondiamo per il Fadalto per l'ultimo tratto di strada "buona", a Vittorio ci salutiamo. Io proseguo verso casa passando però dalle colline del Valdobbiadene per le ultime curve fino a Conegliano, poi tutti rettilinei e rotonde fino a casa...
che dire una giornata stupenda, con un'ottimo clima (sempre sui 30° quasi senza nuvole in cielo) e un'ottima compagnia, sperando che il tempo si riproponga e si allarghi ancora di più la compagnia di veneto/trentini. Occhio che sto già delineando a grandi linee la prossima scorrazzata, primi di settembre, aimè, passo San Pellegrino, passo Rolle, Parco del Paneveggio...
lamps
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