Cari amici hornettisti, volevo condividere con voi le emozioni e le gioie che mi ha regalato questo viaggio che ha toccato nell'ordine Trentino Alto-Adige, Austria, Germania, Francia e Svizzera, per un totale di circa 2500 Km in 2 settimane.
Partenza il 26 luglio da Milano con le moto pronte e caricate: io avevo predisposto una borsa da serbatoio (quella della Lidl) e una borsa da sella della Givi, per un totale di circa 70 litri in tutto.
Prima tappa Vipiteno, vicino al confine austriaco. 350 Km tutti di autostrada che non finivano mai! Una volta arrivati però siamo stati ripagati dalla bellezza del posto:
La mattina seguente ci dirigiamo verso Innsbruck, per poi affrontare il Fernpass a 1200 metri di altitudine. Purtroppo pioveva e la pioggia ci accompagnerà per gran parte del viaggio. Eccomi alle prese con l'antipioggia;
Sconfinati raggiungiamo la meta intermedia dello Schloss Neuschwanstein:
In serata arriviamo a Monaco di Baviera sotto un diluvio torrenziale, ma in due giorni di permanenza ci aspetta un sacco di birra:
uno spettacolare Museo della scienza e della Tecnica e il museo della BMW:
La tappa successiva è Stoccarda, unica tappa del giro tedesco che decideremo di fare in autostrada visto che pioveva come poche volte ho visto in vita mia. Qui abbiamo potuto visitare il fantastico museo Mercedes e Porsche:
Dopo Stoccarda siamo partiti alla volta di Coblenza. Circa a metà strada ci siamo imbattuti in questo circuito:
dove abbiamo assistito ad una gara di Porsche che facevano più casino di un X-Cone senza DB-Killer!
Di nuovo in sella per arrivare a Coblenza abbiamo attraversato la valle del Reno. Una strada bellissima, caratterizzata da belle curve da raccordare e splendidi paesaggi: l'avrei rifatta mille volte per il piacere di guida che portava:
A Coblenza ci ho lasciato il cuore! Una città bellissima, punto di incontro tra il Reno e la Mosella. Spero di ritornarci l'anno prossimo:
E qui una vista dall'alto della città, ripresa da un fortino militare della Seconda Guerra:
Le nostre fedeli compagne:
Dopo tre giorni in questa fantastica città:
dove purtroppo ho avuto l'unico inconveniente del viaggio: ho rotto un tampone paraolio della forcella. La poverina sgorgava olio a manetta in ogni compressione. Portata da un meccanico preparatore della zona, me l'hanno restituita dopo 3 ore, e vi posso assicurare che avevano i ponti occupati! Vista poi l'usura delle pastiglie anteriori, ho deciso di cambiare anche quelle. Devo dire che mi hanno trattato benissimo e capita l'urgenza che avevo si sono messi subito al lavoro!
Qui siamo all'ingresso della pista:
dove purtroppo non ho potuto girare in moto a causa della mancanza delle dovute protezioni. In realtà mi mancavano solo i pantaloni, ma giustamente la Direzione mi ha vietato l'ingresso. Ci siamo consolati noleggiando un auto e percorrendo a cannone i 22 Km più famosi del mondo. Se non ci siete mai stati, vi consiglio di andarci: potrete vedere mezzi a 2 e 4 ruote di ogni specie. E non importa quanti giri avete fatto con la Playstation: dal vivo è una cosa allucinante! Avrete delle compressioni da farvi arrivare lo stomaco ai piedi!! E' entusiasmante!!
Calmati i bollenti spiriti ci siamo rimessi in sella per andare in Francia, a Strasburgo, sede della Comunità Europea. La città, nel suo centro storico, è bellissima!
Dopo due giorni in territorio francese, sconfiniamo ancora e arriviamo in Svizzera, a Sciaffusa, a vedere le famose cascate del Reno: uno spettacolo impressionante!
Non tanto per l'altezza che è solo di 23 metri, ma per la grandezza e l'immensità d'acqua che passa ogni istante!
Quindi ci siamo diretti verso San Gallo, costeggiando il Lago di Costanza. Complice forse la stanchezza del viaggio, la strada non mi è piaciuta molto: molto traffico, poche curve e il lago non dice nulla. Anche San Gallo è una cittadine piuttosto anonima.
Ma il giorno dopo ci aspettavano le Alpi!! Abbiamo deciso di rientrare in Italia facendo il Passo dello Spluga. Mai scelta fu migliore! Strade molto belle e curate, curve veloci e lente in successione, da percorrere in scioltezza, senza mai una sensazione di pericolo, con l'aria alpina che entra nel casco e gli aromi di piante d'altura ad accompagnarla!
Di lì abbiamo costeggiato il Lago di Como per poi fare ritorno a casa!
Un viaggio entusiasmante, che mi ha aperto nuovi orizzonti e nuovi modi di viaggiare. Il viaggio in moto è una filosofia di vita, dove anche se sei straniero la gente ti aiuta appena ti vede in difficoltà e tu ti prodighi per fare lo stesso. Un'avventura con la A maiuscola, in cui pilota e mezzo divantano tutt'uno e dopo giorni in sella, percepisci ogni piccola sfumatura della tua compagna. L'anno prossimo sicuramente rifarò un giro simile, con più esperienza sulle spalle, ma con la stessa voglia di scoprire il Mondo!
Grazie a tutti coloro che si sono sorbiti questo mio racconto!
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