storia di un raid "fantasma" che si è fatto, ma non lascia traccia. anzi una traccia ci sarebbe pure, poi ve la faccio vedere.
comunque, nella quasi noia di questo inizio di estate, mi giunge una telefonata da quel di bari, che mi propone questo raid. dopo averci pensato per un nano secondo, giusto il tempo di degluttire, mi associo e decido di prendere parte a quest'impresa.
non dirò i nomi degli altri partecipanti, saranno loro a farlo se lo riterranno opportuno.
comunque, partenza ore 7 da nardò con meta la oramai famosa rotonda di via amendola.
giunto sul posto all'ora stabilita, ore 8,15, vedo all'orizzonte giungere un biker con tanto di hornet grigia e lucida come l'acciaio e dopo alcuni minuti, altro biker con hornet nera e scarico leo vince che ruggisce in attesa di ben più ardua trasferta.
ci rechiamo così al più vicino distributore, per espletare gli ultimi bisogni e rifornire le nostre moto per la verità molto assetate, caffè sigaretta ecc... e partenza ore 9.
la giornata è di quelle buone, ventilata e un pò nuvolosa, fatta apposta per non farci sentire il caldo dell'estate.
dopo aver percorso circa 150 km, ci fermiamo per una sosta, un pò di chiacchere da bar, e si riparte.
l'andatura è costante, veloce, fluida e rapida, io che solitamente chiudo il terzetto, vedo gli altri imboccare curve, entrate nei tunnel con animo spavaldo da tipico guerriero di altri tempi, il cavaliere grigio, deve anche evitare l'attacco di una panda che cerca impetuosamente di buttarlo giù, ma per fortuna non ci riesce.
arriviamo quindi all'uscita dell'autostrada, ma improvvisamente la mia moto perde di stabilità la ruota anteriore , non regge più l'asfalto, fortunatamente siamo a corto di carburante e siamo costretti anche a lasciare la tangenziale in cui ci eravamo imbattuti per fare rifornimento.
ed è qui che scopriamo che la mia moto aveva un chiodo nella ruota posteriore.
per fortuna il distributore era fornito di gommista, così risolviamo subito il problema.
fortunatamente siamo quasi arrivati a torre del g. così l'andatura e tranquilla.
giunti a destinazione, e raggiunto lo scopo della nostra visita in questa città partenopea, cerchiamo un ristorante per poterci rifocillare.
abbiamo pranzato in un locale discreto, e dopo una bella chiaccherata ci dirigiamo verso caserta nord, dove avremmo trovato morpheus.
ma gli inconvenienti purtroppo non erano finiti, infatti percorsi i primi chilometri e affrontate parecchie curve, perdo sicurezza e non sento più la moto tanto che divento io la zavorra del gruppo (esperienza terribile). ci rendiamo conto d'un tratto che raggiungere morpheus è quindi impossibile, perciò dopo averlo avvisato del cambio di programma, iniziamo a girovagare per le tangenziali avendo perso ogni riferimento. durante una sosta riflettendo su ciò che mi sta accadendo, il più giovane del gruppo, ma non per questo il più sprovveduto, nota che la mia gomma posteriore è montata storta. ebbene si, quei gommisti erano incompetenti.
perciò procediamo verso l'autostrada che ci porterà a casa percorrendo circa 30/40 km a velocità di crociera (90 km) terribile.
rifatto l'ennesimo pieno e non avendo le chiavi adatte, usciamo di nuovo dall'autostrada alla ricerca di qualc'uno in grado di sistemare la ruota. tutto sommato siamo anche stati fortunati. finalmente si riparte questa volta a razzo e senza altri incovenienti facciamo tutto un tiro fino a bari, dove io faccio l'ultimo pieno ci salutiamo esausti ma contenti dopo aver percorso tutti quei chilometri insieme, io ne ho fatti, tra andata e ritorno almeno un migliaio arrivo a nardò ore 23.
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