Un venerdì goduto, in realtà tutto è successo giovedì quando stavo finendo la giornata di lavoro nel momento in cui il mio capo, mi ha detto”domani stai pure a casa”, in quel moneto mi sono detto domani è venerdì, non c’è il solito casino del fine settimana, ci stà prorio bene un giro in moto
Giorni prima avevo visto il giro su Internet sul lago Resi(paese sommerso), mi sono detto non male, ma da solo 500 e passa km e soprattutto dove vado a trovalo uno che riesce a stare a casa ora….pensa e ripensa, la butto li a mio fratello e mi da conferma. Fatta ci accordiamo che Venerdì mattina alle 9.00-9.30 si parte
Il primo tratto è la noiosa Vallassina sino a Colico, ma traffico nullo e quindi si va belli spediti.
Si passa la statale 37 tranquilli che ci sono sempre un po’ di controlli, e belli belli si arriva Chiavenna.
In questo punto troviamo un mito un cruccone con ducati 996 pantaloni in pelle e spolverino aperto alla matrix, ancora un po’ mi schianto a per guardarlo
Si prosegue e mentre ci avviciniamo alla frontiera ci superano tre super viaggiatori tedeschi (Un Ktm 990 Adventure, un Honda Transalp e una Guzzi Stelvio, il guidatore di quest’ultima era tipo Fudo della montagna)
Si passa assieme la dogana, nessun problema...bene ero siamo nel territorio elvetico e subito i nostri nuovi compagni partono a razzo e sono veramente dei grandi mi accodo e mi diverto a stargli dietro e subito dopo mio fratello, la carovana procede spedita e ligia hai 60 km/h nei paese, mentre appena fuori tutti giù con il gas, si arriva in fretta ai primi curvoni del maloja e li capisco subito che ci sanno fare davvero in fatti a ogni curva mi danno un metro, ma sono contento di me lo stesso e si arriva in cima al primo passo, tappa di rito
Da li proseguiamo belli bandazosi sino a Zernez, ormai senza i nostri compagni che da veri viaggiatori non si erano fermati prima. Al bivio prendiamo per Scuol e la strada prosegue fantastica con dei curvoni fantastici, in prossimità del confine Martina passiamo dal confine svizzero a quello austriaco e quello italiano, senza che ci sia una vera frontiera ma solo dei cartelli ad indicare in cambio di territorio, li passiamo il passo Resia e ci troviamo di fronte all’omonino lago in cui c’è la famosa città sommersa, da cui si vede sempre fuoriuscire la torre.
Ci si ferma per un panino e coca, oggi si fa i bravi.
Dopo la breve pausa si riparte con dei curvoni che sembrano una pista ampissimi e con una visuale stupenda, il cuore si gonfia e si riempi di gioia e tutto divertimento.
Si prosegue sino a Mustair dove rientriamo in svizzera si arriva la passo Fuorn una tappa veloce da li ci si ricollega a Zernez e ora si rifà tutta la strada al contrario sino a casa, la parte svizzera è ancora tutta fantastica, piccolo inconveniente qualche Km prima della discesa del malora che troviamo una nuvola carica di pioggia, ma in realtà dopo 700 m la smette e la strada è asciutta quindi procediamo spediti anche nella discesa, e poi ci si prende con calma il rientro in Valassina dove si ripensa la lungo giro
Un totale di 520 km di pura libidine e curve
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