Beh, anche questa volta non è andata proprio bene, nel senso che del giro che volevo fare son riuscito a raggiungere circa la metà, forse qualcosa meno.
La motivazione di ciò non è, come magari si aspetta chi aveva letto del percorso, la temperatura, ma ho girato indietro a causa del fondo stradale: infatti l'asfalto era ricoperto da una patina viscida composta da sabbia, ghiaia (dovuti al gelo che ha rotto il manto nel corso dell'inverno) ed acqua della neve che si scioglieva ai bordi della strada.
Questo rendeva veramente brutto guidare, infatti per andare in sicurezza bisognava mantenere tra le curve una velocità prossima ai 30 km/h, altrimenti in curva sentivo scivolare l'anteriore.
Detto questo come premessa, vi racconto un po' il percorso:
partenza per le 8.40 da Sestri Levante, bardato di tutto punto per sconfiggere il freddo. Andatura sempre tranquilla per scaldare il motore mentre cercavo un benzinaio aperto, non avendo tagli di banconote adatte al self service: il fatto che fosse domenica mi ha obbligato a fare benzina in quella che credo fosse la boutique del carburante, a Borzonasca, dove ho pagato la benzina oltre 1,40 al litro (in riviera, dove non siamo famosi per essere economici era attorno ad 1,35).
Una volta rifornito ho iniziato a scalare il dislivello di 650 metri che mi ha portato al Passo della Forcella, dove ho fatto una sosta per qualche foto e per scaldare un po' le mani.
Soddisfatto della sosta, sono ripartito inoltrandomi nell'alta Val d'Aveto, ma più proseguivo più era evidente il problema che poi mi farà decidere di tornare indietro.
Rezzoaglio sarà quindi la boa del mio giro, dopo essermi fermato in un bar del paese per bere un té caldo accompagnato da una brioches alla crema (Emilio ti assicuro che era buona, fresca e tiepida). Dalle chiacchiere fatte con il proprietario del bar scopro che nottetempo la minima aveva raggiunto i -6°... ottima temperatura per marzo!
Non soddisfatto dei pochi chilometri e di un giro non concluso, decido lungo la strada del ritorno di deviare verso Zoagli, giusto per far qualche curva in riviera.
A Chiavari la mia Hornet si trasforma in guida turistica per un pullman a due piani che non riusciva a trovare l'unico varco che permettesse di passare sotto la ferrovia per raggiungere un albergo e dopo aver ricevuto i ringraziamenti dell'orda di pensionati (mai un pullman di svedesi eh?) mi prendo il tempo per una sosta fotografica in piazzetta a Zoagli per poi tornare a casa.
FOTOLinkback: http://www.hornet.it/b30_racconti-viaggi-gite/t13028_seo/