ragiono per assurdo: la signora anziana aveva perfettamente ragione,
Io infatti non contesto il fatto dicendo che abbia torto, solo che sia stupida
Ci siamo dati delle leggi/regolamenti per disciplinare la nostra vita all'interno di una società ... quindi le regole amministrano praticamente tutte le nostre interazioni sociali, dal codice della strada (limiti, comportamenti etc) alla gestione dei contratti, al diritto societario etc ...
Dopodichè non sono avvocato ma neanche un automa:

non metto la freccia in moto perchè è prescritto dal codice, ma perchè ritengo sia utile a me e coloro che mi precedono/seguono di avere un'informazione utile quindi può capitare che in una strada deserta io non metta la freccia per cambiare corsia

.. certo infrango il codice ma non mi sento un pirata.
A volte mi capita di vedere comportamenti non corretti ... per esempio un uomo che sta maltrattando una donna lato strada ... magari non potrei fermarmi (divieto di fermata) ma chissenefrega, c'è un evento che considero più importante e allora infrango ancora il codice della strada e anche il mio codice morale (farsi i c****i propri !)
Sotto casa mia a volte trovo macchine parcheggiate in maniera un pò anomala ma nè le rigo, nè cerco di portarle da un'altra parte

nè chiamo i vigili ... perchè penso (forse a torto) che ci sia stata una ragione per questo atto (magari era in ritardo per la cena in famiglia ? forse è di fretta ..)
Anche i vicini che litigano ... li sopporto, penso che soffrano più loro a litigare

tra loro che io a sentirli litigare (anche qui ... dipende se lo fanno tutti i giorni oppure ogni tanto)
è chiaro che ogni volta si richiede un pò uno sforzo di valutazione

(se hai parcheggiato nel parcheggio dei disabili per me possono portarti la macchina direttamente dal rottamaro) però trovo che la necessità di regole stringenti sia una diretta conseguenza dello spegnimento del cervello e dell'annullamento della comprensione degli altri e in ultima istanza, della propria responsabilità di valutazione.
Si demanda alle regole di amministrare i nostri rapporti quando potremmo farlo, almeno in parte, noi ricorrendo alle nostre capacità intellettuali ed umane.
Infatti la mia ex ha infranto il codice

una volta in 8 anni e ha avuto torto quella volta. E' stata anche un pò maleducata: ma dinanzi all'ottusità, al rifugio cieco dietro alle regole io preferisco un atteggiamento più umano di sforzo di comunicazione, comprensione e vivere civilmente insieme ... che vuol dire anche aiutare una vecchietta a portare le borse a casa, chiederle come sta quando non ha nessuno con cui parlare, offrire un sorriso e una carezza a chi in quel momento sembra ne abbia bisogno ..
tutte le cose che, ci scommetto, non saranno mai comprese in un regolamento condominiale :)
Anche perchè poi alla fine .. se non ci si ascolta, indipendentemente dal torto del singolo ... come si fa a finire a tarallucci e vino ????