Ciao a tutti, devo raccontare questa cosa se no esplodo.
Io ho la patente A presa nel lontano (SIGH!) 1987, che, come ho scoperto per caso, non ha limiti tranne che non posso guidare motociclette all'estero. Questo non significa necessariamente fare dei viaggi all'estero con la mia moto, ma anche, ad esempio, andare in vacanza all'estero e noleggiare uno scooter. Tutto ok, fino al momento di un eventuale incidente, a causa del quale l'assicurazione potrebbe rivalersi su di me dei danni causati. In sostanza ti chiede di restituirle i soldi che ha sborsato.
Premesso questo, e considerato che mi urta il sistema nervoso avere una patente "zoppa", vado in autoscuola per correggere questo "regalino" fatto dai nostri burocrati. Si tratta in sostanza di rifare la prova pratica di guida. Richiesta dell'autoscuola 340 euro circa
Vado in motorizzazione, e scopro che bastano tre versamenti per un totale di 50 euro circa. Azz... lo faccio subito! Siccome "subito" è un termine non contemplato nel vocabolario dei burocrati, alla quarta visita riesco finalmente a prenotare questo benedetto esame. Mi dicono che si tratta di una formalità.
Prendo un po' di pietre, ricostruisco in qualche modo il tracciato e faccio qualche prova in un parcheggio vuoto.
Questa mattina mi presento puntuale alle 8.30 per sostenere questo esame.
Prima sorpresa: l'impiegato si presenta verso le 9.30. I cancelli non verranno mai aperti. Bisogna inventarsi un'entrata nel piazzale. Personalmente passo dal marciapiede... Vabbè dico io, si sa che queste cose purtroppo vanno così. Affronto i birilli, senza il minimo problema.
Seconda sorpresa: c'è una prova su strada. Ci vuole un accompagnatore che guidi la macchina con l'esaminatore. Peccato che nessuno mi avesse avvisato. Un gentilissimo istruttore di guida si presta a farmi da accompagnatore. Per il resto dico: vabbè di nuovo, non sapevo di questa prova, ma guido ormai oltre 25 anni e avrò percorso ormai oltre un milione di km (in auto). Le regole della strada le conosco.
Dopo i preparativi, si parte. Lo spazio di 10 metri, sempre nel piazzale, e mi sento dire "accosti a destra" seguito da "mi sente chiaro?" rispondo di si e mi dice di ripartire.
Altri 10 metri e mi risento ripetere le stesse cose... A sto punto penso mi abbia preso per scemo, o sordo. Gli ho detto si due volte e quello continua a chiedere se ci sento bene. MAH!
Breve giro e dopo 5 minuti di orologio rientriamo... strano... quella prima di me è stata via 20 minuti buoni.
Esito: NON CI SIAMO, e pure incacchiato! Le volte che mi ha detto di accostare dovevo mettere la freccia a dx e nel ripartire a sx, guardando eventuali macchine sopraggiungere (nel piazzale). Altro che test audio!! Poi, sempre nel piazzale c'era uno stop, ma senza righe a terra. Purtroppo bisogna fermarsi sempre... ed io non l'ho fatto... sapevo che più avanti ce n'era un altro, ma questo senza righe non l'ho proprio considerato.
Diciamo che l'errore anche grave c'è stato, ma mi sembra anche un mezzo tranello. Dove ti fermi se non c'è la riga a terra?
Poi fatalmente ero l'unico privatista... chissà...
Comunque, ho fatto veramente una figuraccia e oltretutto devo ripetere tutto l'iter.
Morale: non so se sono più depresso o più imbufalito. In ogni caso, ormai è andata così, un giorno di lavoro perso per l'esame, e quattro mattinate perse per prenotarlo, nonché 31 euro di bolli al vento... Meglio pensare ad altro!!
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