è una situazione che non si crede ma purtroppo è tutta realtà! gente che non ha più nulla e che chissà per quanti decenni vivrà accampata! proprio dalle mie parti ci sono famiglie di terremotati che ormai vivono in container da 30 anni! è una cosa che ti stringe il cuore e che putroppo non fa ben sperare per le migliaia di persone che in queste ore stanno affrontando questo dramma. Non si può far altro che essere vicini virtualmente a tutti e nei limiti delle proprie possibilità cercare di dare una mano. Condoglianze a tutte quelle persone che sono andati a dormire con una casa, una famiglia...magari una speranza per il futuro...e che al loro violento risveglio si son ritrovati soli e senza nessuna certezza!
Luc@
io sono stato risvegliato dalle scosse proprio alle 3.30. dormo in un megalettone matrimoniale che peserà una tonnellata e ballava come una culla... l'ho capito subito che era il terremoto, a roma nord si sentono con facilità le scosse del centro italia.
Ricordo a perfezione, anche se avevo solo 10 anni, il terremoto dell'irpinia, con la mia famiglia (e decine di altre del quartiere) andammo a dormire in macchina in un piazzale... poi ricordo, con estremo dolore, quello del 1997 ad Assisi, insegnavo da poco in Francia e passai giorni alla radio cercando di capire cos'era successo alla gente (adorati umbri) e alle chiese (adorato giotto); e infine ricordo appena quello del friuli, del 1976, mille morti; la mia famiglia è da parte di madre friulana e da parte di padre abruzzese...
Luca, considera che c'è gente che dal terremoto di Messina del 1908 (Un terremoto di 30 secondi e soprattutto l'onda di maremoto successiva rasero al suolo le città di Reggio Calabria e Messina e tutti i villaggi nell'area. Si tratta della più grave sciagura naturale in Italia, per numero di vittime, a memoria d'uomo: 130 mila morti) si tramanda le case prefabbricate.
Ecco l'Italia.