Aprile. Apro la serranda del garage.
Sposto la bici che è sempre a mezzo, poso in un angolo un sacchetto di vecchie riviste.
Mi cade l’occhio sul manometro del compressore. Scarico, come al solito. Vien voglia di caricarlo, ma come si fa? Sono le otto di sera e vivo in condominio: mi impiccherebbero nel locale contatori.
L’Hornet è “stoccata” in fondo al box ancora in assetto invernale, tutta rigida sui cavalletti.
Più che racing mi sembra bloccata dal torcicollo. Mi guarda di sbieco.
Giocherello ancora due minuti con i barattoli e le bombolette sulla mensola. Poi dico:
“Beh, cosa guardi? Torna a dormire, che sei ancora senza assicurazione. Certo, non far la finta tonta, lo sai che l’ho fatta interrompibile per risparmiare. Come dici? Lo so che domani han dato bel tempo, però c’è anche da dire che tu come vedi due dita di sole non capisci più niente. Come due anni fa, che a maggio sei voluta subito uscire e poi è piovuto un mese. Comunque non manca molto…”
Raccolgo uno straccio caduto in terra.
“Ehi, ti ricordi l’agosto scorso? Sulla strada per Rossiglione giù in Liguria? Quando abbiamo fatto i cretini per star dietro a quella Triumph e non facevi altro che toccare di pedana in curva? Ha, ha, ha, sì, è vero! Anch’io mi sono divertito come un asino! Faceva anche un caldo crematorio. Però mi ricordo anche che con i riccioli sulla spalla dei Metzeler, al bar ti facevi guardare da tutti: quando ti ci metti sei proprio scostumata…
Attento dietro? Perché dici attento diet…
...Porca pu@@@na...
Non mi sono accorto del pensionato del quinto piano che, passando davanti al garage è semplicemente rimasto di sale assistendo alla scena di un cerebroleso (io, chi altri?) che questiona del più e del meno con la moto.
È in tuta da ginnastica, ha una bottiglia di conserva in mano e mi guarda con mezza bocca aperta e mezza chiusa. Paresi?
Mi viene un’irresistibile voglia di prendergli le guance con due mani, dondolargli la testa e dirgli: “Non pensarci, Gringo. E comprati una Transalp”.
Soprassiedo, chiudo, saluto e passo via. Se racconta qualcosa in giro dirò che è suonato e mi lamenterò alla riunione condominiale.
È dura la vita per noi motociclanti.
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