Forconi: "Da lunedì niente benzina fuori dalla Sicilia"
di Achille Castello
2 febbraio 2012 - Riparte la protesta dei Forconi, anche se con modalità diverse rispetto a quella che a metà gennaio ha messo in ginocchio la Sicilia.
L’ufficialità è arrivata dal leader del Movimento, Mariano Ferro, a margine dell’assemblea regionale convocata a Catania. “Da lunedì prossimo – dice – ci saranno presidi dinanzi le raffinerie e blocchi di fronte ai pontili per non permettere l’esportazione dalla Sicilia dei carburanti lavorati nell’Isola e poi ancora presidi davanti le sedi della Serit e delle agenzie delle entrate”.
Ferro ha anche attaccato il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo: “E’ scivolato su una buccia di banana dicendo che il nostro movimento ambisce la ribalta con le telecamere e che ci stiamo divertendo. Noi non abbiamo bisogno di divertirci, rappresentiamo una parte dei siciliani che lavora e non guadagna. Ci siamo stancati di essere presi in giro, vogliamo chiarezza. Abbiamo saputo dei tavoli tecnici dalla stampa – ha aggiunto Ferro – nessuno ci ha fatto sapere”.
Il leader dei Forconi ha poi precisato che “non torneremo a fare i blocchi stradali che abbiamo fatto, non daremo fastidio ai siciliani, ma non per questo molliamo la protesta. Non vogliamo fermare questa macchina che non si vedeva da secoli”.
Ferro dopo aver spiegato che l’obiettivo che si prefigge il Movimento è “l’applicazione del nostro Statuto speciale che prevede già la defiscalizzazione della benzina” si è rivolto al presidente di Confindustria Ivan Lo Bello che nei giorni dei blocchi di Forza d’Urto ha denunciato infiltrazioni mafiose tra i manifestanti. “A Lo Bello non rispondo – ha affermato l’imprenditore agricolo di Avola – dico solo che bastava essere più chiaro e dire che bisognava stare più attenti. Noi non conosciamo quella persona che è stata arrestata a Lentini”.
Sollecitato dai giornalisti, Ferro non ha infine scartato l’ipotesi che il Movimento dei Forconi possa diventare un partito: “Non escludiamo di diventare un partito politico. In questo momento non escludiamo nulla.
Presenti all’assemblea anche i pescatori siciliani che, hanno annunciato la loro partecipazione il prossimo 7 febbraio alla protesta davanti Montecitorio con le marinerie di tutta Italia. “Bloccheremo i porti siciliani” ha detto Fabio Micalizzi presidente regionale della categoria aggiungendo che “faremo dei presidi a Catania, Palermo, Siracusa, Messina e Termini Imerese. Saremo al fianco dei Forconi e del movimento Forza d’urto”.
Se i Forconi sono pronti all’azione, il leader dell’associazione dei trasportatori Aias, Giuseppe Richichi, si e’ ‘preso 4-5 giorni di riflessione’ su cosa fare.