lo spirito di festa che da oramai qualche settimana aleggiava nell'aria, finalmente trovava la sua giusta collocazione appena i canonici due giorni di abbuffate e rimpatriate arrivarono. giorni di festa si ma anche di corse frenetiche, ansie da regalo e preparativi incalzanti, tutto ciò però alla fine spariva, appena la data fatidica finalmente dava gli inizi ai festeggiamenti. prima durante o dopo i festeggiamenti, vi è successo qualcosa di bello o divertente tanto da farvi rendere conto che il natale era arrivato?
un aneddoto che mi è rimasto particolarmente nel cuore per la sua tenerezza e ingenuità successe una sera qualche giorno prima del venticinque; classico salotto addobbato con albero e luci lampeggianti annesse, una bimba che ogni due per tre non perdeva occasione per fermarsi davanti all'alberello, ipnotizzata dalle luci colorate che apparivano e sparivano magicamente, due genitori indaffarati nel preparare la cena e stirare quello che si riusciva. la piccola signorina di ben sei anni, una volta scoperto che quello scatolotto vicino al tronco dell'albero natalizio serviva per far variare in più fantasie le intermittenze delle luci, continuava a cambiarne il lampeggìo fino a quando uno improvvisamente la garbò; neanche a dirlo sembrava di stare in discoteca con luci stroboscopiche e tempi di accensione e spegnimento tanto frenetici che al padre un pò dava fastidio. il ragazzino oramai cresciuto, appena la piccola veniva segregata nelle celle della sua cameretta per fare la nanna, agiva furtivamente per dare a quel lampeggìo un non so chè di natalizio, quindi lento e soffuso. chiaramente la piccola il giorno dopo appena rientrata dalla scuola pomeridiana non si accorgeva immediatamete della variata frequenza ma solo dopo qualche passata si fermò confusa, fino a quando riuscì a capire quello che non gli tornava e riprendeva a manipolare fino ad ottenere il tanto piaciuto lampeggio da fuochi d'artificio di capodanno. ovviamente il padre non si tirava indietro nel riportare il tutto alla tranquillità appena la "grinch" chiudeva gli occhietti. il tutto andò avanti per qualche sera, fino a quando per l'ennesima volta, la piccola inviperita e stizzita, dal continuo variare della fantasia del lampeggìo si fermò davanti all'albero tutto luccicoso, gaurdandandolo con fare di sfida, e non potendone più, sbottò: NON CAPISCI NIENTE ALBERO!!
ovviamente i due genitori e me compreso scoppiammo in una risata veramente liberatoria, in quanto oramai era diventato un appuntamento serale aspettare le reazioni della signorina ma non ci si doveva far scoprire, quindi ogni sera i due genitori dovevano ridere sotto i baffi o scappare in bagno per dar sfogo alle risate. insomma l'atmosfera c'era, gli addobbi pure, il candore anche, il natale era arrivato...
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