Allora, cerchiamo di mettere un po' di punti fermi.
1) Il fatto che un agente di polizia, un pubblico ufficiale, e non solo, anche un professore (mi chiamo in causa da solo) debba essere punito più severamente del comune cittadino nel momento in cui commette un reato non è soltanto un'esigenza etico sociale: è previsto dal codice penale. E non da ieri. Quindi sarebbe il caso di informarsi.
2) Continuo a leggere continui rimandi a noti e tristi eventi in cui agenti delle FdO hanno malmenato e ucciso cittadini in inferiorità. Ma il legame con il racconto iniziale mi sembra un po' labile, quindi proverò a fare un esempio.
a) gli insegnanti hanno un ruolo delicato, avendo rapporti continui con un mondo complesso e strutturato come quello degli adolescenti. Si dà per scontato o quasi che debbano possedere non comuni doti di saggezza, comprensione, tolleranza, elasticità, dialogo.
b) Ci sono insegnanti che maltrattano, umiliano, scherniscono, i loro alunni. Alcuni lo fanno di continuo, altri lo fanno episodicamente. Diamo per scontato che una sparuta minoranza lo faccia continuamente, e un'esigua minoranza lo faccia di tanto in tanto. Sono atti odiosi e insopportabili, per i quali oltre che il Codice Penale, sono previsti atti sanzionatori dai vari Regolamenti di Disciplina dei Docenti, e che vanno dalla censura alla sospensione dal servizio al trasferimento.
c) Ci sono insegnanti che picchiano, violentano... uccidono i loro alunni? Diciamo che ci sono. Saranno pochissimi, ma ci sono. E' chiaro che per questi è previsto l'arresto, la detenzione, la perdita del pubblico ufficio, ecc. ecc.
Ora, la questione è: che rapporto c'è tra questi ultimi e quelli che verbalmente maltrattano gli alunni? Entrambi si comportano male, ci mancherebbe, ma anche un bambino capisce che c'è un gradualità di pena commisurata alla differenza di gravità di comportamento.
Se ho sgridato qualche volta qualche mio alunno immotivatamente (reo confesso, l'ho fatto) e se ho dato qualche compito di punizione esagerato (idem) mica vuol dire che vado in giro a uccidere o picchiare i miei alunni.
Quindi generalizzare sulle categorie vuol dire banalizzare, e non ci piove.
3) Per chi parla di agenti che debbano essere formati, valutati, al meglio del meglio: sacrosanto. Costerebbe talmente tanto alle casse dello stato e dei contribuenti che poi non ci sarebbero proprio più ladri e trasgressori in giro.
4) Per chi crede di vivere in uno stato di polizia, con forze dell'ordine violente e predisposte a fare del male al cittadino dico solo: fatevi un giro all'estero e poi mi saprete raccontare. Ricordo ancora, quando vivevo in francia, i pattuglioni armati che giravano a piedi per i quartieri della periferia; e come si comportavano con chiunque.
5) per quello che riguarda la credibilità del racconto, io non credo che sia una frottola, dico solo che mi sento di avere il beneficio del dubbio del lettore; quello che esercito ogni volta che leggo una notizia, sul forum come sui quotidiani nazionali e non.