Forum Hornet.it

ecco qua, come volevasi dimostrare http://www.corriere.it/economia/11_febbraio_25/benzina-prezzo-aumenti_cdf4d208-40b8-11e0-a0e9-e3433e14003f.shtml

      

                                 

Linkback: http://www.hornet.it/b18_seo/t26540_rincari-cera-aspettarseli/

non spariamo cavolate con una situazione così grave e instabile generalizzata a pressochè tutto il nord africa con il rischio di guerre civili e cambiamenti dell'assetto governativo non è possibile sentire che il barile del petrolio costa uguale....



la speculazione ingiustificata semmai c'è stata fino a 10 giorni fa con prezzi assurdi che non erano supportati dalla quotazione del greggio. Ora invece mi sembra quasi fisiologico che la benzina arrivi a 1,60 (l'altro ieri l'ho pagata 1,54 e mi stava venendo un infarto ) ....badiamo bene fisiologico non vuol dire equo 

vedi manico,quello che non riesco a capire è il perchè mi ritocchi il prezzo contemporaneamente ad ogni aumento mentre la fornitura che hai nel pozzo l'hai pagata un certo tot e non l'hai ancora finita?non so se ho reso l'idea.
il distributore è abilitato ad ogni aumento sempre?
 

il prezzo del carburante è dato da parecchi fattori .....tralasciando le accise statali che sono fisse e il guadagno del propietario della stazione di rifornimento


le variabili essenzialmente sono date dal prezzo del barile (che dipende dal bilancio volume di greggio estratto-> offerta / richiesta del mercato-> domanda )
 +
speculazioni dei grossi petrolieri (cito moratti che è quello più noto ma ogni nazione ha il suo pescecane.....)che sono quelli che poi muovono i tasti di intere economie e dalle agenzie di rating (che sono quelle che dicono ...questo titolo deve scendere perchè il presidente ha il raffreddore : quando ci sono instabilità politiche o peggio guerre i titoli vanno giù e gli investitori si buttano su beni di consumo.......)


quello che sta variando in questo preciso istante è il prezzo del barile poichè estrazione dei paesi dell'opec (che pure è aumentata) non riesce a star dietro agli speculatori

ora non sono un economista ne ho la pretesa di esserlo ma mi sembra abbastanza chiaro che in questo periodo difficile è meglio tirare la cinghia, le polemiche (costruttive ) vanno fatte quando davvero non c'è motivo di rialzi ingiustificati  


PS lukino  la libia contribuisce con il 12% del nostro fabbisogno e ha già chiuso UFFICIALMENTE I RUBINETTI

http://www.intopic.it/notizia/2596767/

non solo tutti i derivati del petrolio

ma qualsiasi cosa sia trasportata su gomma!!!!!

pensa alla frutta al mercato o al pane al supermercato ad esempio 

ma i tg li segui?  è in corso una rivolta violenta.....mercenari assoldati che sparano sulle folle coprifuoco morti e decine di migliaia di feriti

gheddafi stesso ha detto che farà saltare gli oleodotti pur di rimanere al potere.....è ovvio che in un paese paralizzato non si possa garantire i servizi

speriamo il meno possibile.......il popolo dovrà pagare il costo più serrato di tutti sperando che la voglia innata di libertà non sia soffocata dal terrore.....

di soldi ce ne sono parecchi basti ricordare i nostri 5 miliardi di dollari



a perenne vergogna :

Come è composto il prezzo della benzina:

   1. Costo del prodotto e margine di guadagno (31.33% sul prezzo complessivo);
   2. Accise (cioè tutte le imposte di cui il prodotto è gravato siano esse di carattere locale, regionale o   statale – la voce pesa per il 52,00%);
   3. Imposta sul valore aggiunto, IVA, uguale al 20% (la voce pesa, ovviamente, per il 20% rispetto alla somma delle prime due e, pertanto, per il 16,67% sul totale pagato).

 

Il costo del prodotto si determina così:

   1. costo del prodotto raffinato (acquisto del greggio, trasporto in raffineria, lavorazione industriale per la produzione del carburante e il margine della raffineria stessa – non poco, i petrolieri non sono benefattori).
   2. costo di deposito del prodotto su deposito costiero (depositato in giacenza prima della distribuzione alla rete di vendita – spesso nei porti in quanto il trasporto avviene via nave -)
   3. trasporto primario (dal deposito costiero a depositi interni)
   4. costo di stoccaggio su deposito interno
   5. trasporto secondario (per arrivare al distributore stradale)
   6. spese punto vendita e margine al gestore.

 

Tra le imposte cosiddette accise rientrano dei contributi storici:

    * la guerra in Abissinia del 1935,
    * la crisi di Suez del 1956,
    * il disastro del Vajont del 1963,
    * l’alluvione di Firenze del 1966,
    * il terremoto del Belice del 1968,
    * il terremoto del Friuli del 1976,
    * il terremoto in Irpinia del 1980,
    * la missione in Libano del 1983,
    * la missione in Bosnia del 1996,
    * il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.

Dove vanno a finire tutti questi soldi? Le guerre, le alluvioni e i terremoti sono finiti da un pezzo!
Tenendo conto che questi valori che ho riportato non sono proprio aggiornati....in linea di massima forse manca ancora qualcosa......