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d'altronde, conoscere se stessi è molto più complesso di quello che si crede. quale te stesso credi di essere? quello di oggi? quello che ci sarà fra 6 mesi? quello di quando avevi 4 anni... non mi dirai mica che sono le stesse persone...

digli al tuo amico che se per lui e' cosi importante uscire di casa con i pantaloni firmati, perche senno non viene considerato.. beh.. e' eglio che si faccia un po di autocritica e che inizi a far conoscere quello che ha dentro, invece che di quello che e'solo fuori.. (cosa che purtroppo vedo fare a molti ragazzi giovani..)

Ma se qualcuno di voi fosse un dirigente, con chi andreste a prendere il caffè? con la bella oca della situazione, o con la bruttina ma piena di sapienza e intelletto?
Non scommetto nemmeno!Perchè mi direste sicuramente con la bruttina, ma nei fatti anche voi vi comportereste come tutti e scegliereste la bella per farvi notare, e intanto la bella avanza con la carriera...ecc...ecc.. solo per farvi notare!!!

Ho un dubbio che mi assilla...

Io sono quel che sono, gli altri mi vedono per quel che appaio, io non cercho di apparire diverso da quello che sono, e quindi non so se appaio come sono.
Per gli altri sono quello che appaio, loro non sanno come sono, e mi giudicano di conseguenza.
A questo punto essere non serve a niente, dato che tutti, eccetto me, vedono quello che mostro...ma in fine...io chi sono???

quello che sono o quello che mostro?

spero di essere stato chiaro, a parole viene meglio!

non cpisco se parlate seriamente o se e' bruciato un campo di marja ed io sono l'unico che e' stato scansato dalla nube tossica..

ahahahhaah, se posso suggerirvi un altro poeta che ricerca la profondità delle persone, questo è l'esimio Rocco Siffredi!!!

scusate se ho rotto il momento aulico/filosofico/psicoanalitico/culturale/antropologico ma stò post cominciava a diventare la fiera dell'ovvio (senza offesa x nessuno!!!) e poi di gnocca nn si parla mai?   (esempio di superficialità)