ci sono pero' degli aspetti inquitetanti sulla vicenda:
leggete qua:
""Si, si, lo sapevo": così Jorge Lorenzo ieri, appena sceso dalla moto (quando non poteva sapere ufficialmente della morte di Tomizawa) ha commentato in mondovisione la scomparsa del pilota giapponese in diretta mondiale. Ieri tutti lo abbiamo preso per matto, per un pilota che ancora scosso dall'adrenalina della corsa si sia confuso nella risposta data al collega. Ma poi, quando gli abbiamo chiesto lumi (come facevi a sapere?"), Jorge ha sempre glissato rifugiandosi nel suo spagnolo e cercando di parlare della sua corsa. Così l'orribile sospetto, che Tomizawa si morto in pista, si fa strada, trova conferme. Una differenza non da poco perché con un pilota morto in pista e non fuori dall'autodromo si dovrebbe aprire un'inchiesta diversa da parte della magistratura."
fonte:
http://www.repubblica.it/sport/moto-gp/2010/09/06/news/l_orribile_sospetto_tomizawa_morto_in_pista-6800586/?ref=HREC2-8se e' vero..praticamente era gia' morto e non hanno fatto niente a livello di gara.. indifferenza proprio
infatti un commento che viene trascritto dopo lo dimostra..hanno tolto le hostess dal podio... WOW!! :(
"Ieri ero presente al circuito di Misano.
Ho visto con i miei occhi l’incidente al povero Tomizawa (è successo a circa 200 metri da dove mi trovavo io) e ripensando a quel momento e a quello che è successo dopo devo dire di aver visto qualcosa di inspiegabile.
Nonostante il terribile schianto e con la pista piena di detriti, la direzione non ha interrotto la gara.
Tra il pubblico c’era confusione per quello che era successo e in assenza di comunicazioni precise sono cominciate a circolare le versioni più disparate.
Io, vedendo che la gara non era stata interrotta e la lentezza con cui soccorrevano il povero giapponese mi ero convinto che nonostante la terribile carambola l’entità dell’incidente non fosse così grave.
Quando mia madre mi ha telefonato e mi ha detto come stava la realtà mi si è gelato il sangue.
Come si sa, lo spettacolo è andato avanti ugualmente; ci sono stati i festeggiamenti, le impennate, i fischi a Lorenzo, etc.
Questo anche quando, a fine corsa, lo speaker si è degnato di annunciare ciò che ormai sapevano tutti.
Ci ha detto che le bandiere sarebbero state messe a mezz’asta e udite udite… non ci sarebbero state le hostess sul podio.
Allo speaker gli va riconosciuto il tentativo di creare un clima più sobrio durante la premiazione ma parte del pubblico non gli interessava nulla della morte di Tomizawa e continuava a far suonare le trombe.
Io me ne sono restato seduto sul prato assorto nei miei pensieri, fissando il podio dove lo champagne veniva versato per una festa che, gente con un minimo di compassione umana, non avrebbe dovuto far celebrare.
Quando poi lo speaker ci ha ricordato per l’ennesima volta che nel circuito c’era la possibilità di acquistare i merdosissimi gadget ho, d’impulso, preso il mio zaino e con i miei amici ce ne siamo andati disgustati da ciò che avevamo visto e sentito.
So che il mestiere di pilota è rischioso e l’ombra della morte lo insegue in ogni curva ma mi chiedo come è possibile che la logica dello spettacolo possa prevalere sulla dignità umana e la drammaticità di questi momenti?"