Autore Topic: Furto del T.F.R  (Letto 9145 volte)

Offline gigio

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Re: Furto del T.F.R
« Risposta #15 il: 29 12 2009, 23:56:06 »
informatevi bene, ma mi risulta che anche il "cometa" è una mezza fregatura... spero di no per voi comunque!

@alan: a chi ha lasciato il tfr in azienda verrà chiesto di nuovo, agli altri no. Infatti passare da azienda a fondo è sempre possibile, il contrario è possibile solo a fronte di un nuovo contratto (quindi con chiusura del precedente per cui si è già scelto)
Compito in classe di scrittura creativa. La maestra dice: "voglio che il vostro tema tratti dei 3 valori fondamentali della vita: religione, nobiltà e famiglia. Il tutto condito da un po' di suspance..."
SVOLGIMENTO:
"Mio Dio! - disse la Contessa- Sono incinta!....e non so di chi...!!!"

Offline vbeppe

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Re: Furto del T.F.R
« Risposta #16 il: 30 12 2009, 00:05:39 »
informatevi bene, ma mi risulta che anche il "cometa" è una mezza fregatura... spero di no per voi comunque!



La questione, per me, è che in pochi sanno davvero come funzionano questi fondi.

La mia impressione, se riesco a spiegarmi, è come se si spendessero dei soldi per acquistare qualcosa e non si sa cosa si sta acquistando. Verso soldi in un "prodotto finanziario" che non so poi cosa mi tornerà indietro.

Da qui, usando un gergo comune, nascono le classiche affermazioni quando si sta comprando una fregatura, ovvero un prodotto che non so se andrà bene o se farà al caso mio.

Precedenti: BMW F650GS, Monster 600, Suzuki V-Strom 650, Yamaha Tricker, BMW R1150R, Yamaha XT660X

Offline attila72

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Re: Furto del T.F.R
« Risposta #17 il: 30 12 2009, 00:09:32 »
Tornando sul discorso fondi,se tu sei un metalmeccanico o fai il cometa o fai un fondo di terzi,come  vale per i chimici o i quelli di cooperativa,se fai il fondo di categoria il tuo datore di lavoro ti versa di tasca sua  una percentuale,se fai un'altro fondo no,se vai da un qualsiasi sindacato di categoria ti spiega per filo e per segno cosa consiste il fondo di categoria,se fai un fondo di una banca o assicurazione ti devi fidare di chi hai davanti!! :mmm:  :mmm:
Poi l'iscrizione di un fondo è libera non ti obbliga nessuno,a parer mio bisogna farsi 4 conti e vedere cosa si vuole del proprio futuro,molta gente non ha capito che con la riforma DINI è cambiato tanto il sistema pensionistico in italia,la pensione come la conosciamo noi(quella dei nostri genitori tanto per capirci)non esisterà più!!!!!

Offline vbeppe

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Re: Furto del T.F.R
« Risposta #18 il: 30 12 2009, 00:14:09 »
Tornando sul discorso fondi,se tu sei un metalmeccanico o fai il cometa o fai un fondo di terzi,come  vale per i chimici o i quelli di cooperativa,se fai il fondo di categoria il tuo datore di lavoro ti versa di tasca sua  una percentuale,se fai un'altro fondo no,se vai da un qualsiasi sindacato di categoria ti spiega per filo e per segno cosa consiste il fondo di categoria,se fai un fondo di una banca o assicurazione ti devi fidare di chi hai davanti!! :mmm:  :mmm:

Non ho capito bene.

Se mi iscrivo ad un fondo, che non è quello della mia categoria ma un altro che ho scelto io, e lo comunico all'azienda, è sempre l'azienda che versa il mio TFR su quel fondo. O mi sbaglio?

Quindi i soldi al fondo comunque arrivano.

Certo è che i fondi di categoria dovrebbero essere "più sicuri" in quanto essendo di categoria, appunto, possono contare su un numero maggiore ed elevato di iscritti.

Diversamente, i fondi di banche ed assicurazioni in effetti potrebbero, come no, avere un cospicuo numero di aderenti.


Non vorrei essere ripetitivo, ma sempre nella puntata di Report da me citata, viene messo in evidenza come in ogni caso, dietro ai fondi di categoria, ci sono sempre le banche e le assicurazioni.... :mmm:

Offline attila72

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Re: Furto del T.F.R
« Risposta #19 il: 30 12 2009, 00:19:09 »
Non ho capito bene.

Se mi iscrivo ad un fondo, che non è quello della mia categoria ma un altro che ho scelto io, e lo comunico all'azienda, è sempre l'azienda che versa il mio TFR su quel fondo. O mi sbaglio?

Quindi i soldi al fondo comunque arrivano.

Certo è che i fondi di categoria dovrebbero essere "più sicuri" in quanto essendo di categoria, appunto, possono contare su un numero maggiore ed elevato di iscritti.

Diversamente, i fondi di banche ed assicurazioni in effetti potrebbero, come no, avere un cospicuo numero di aderenti.

Giusto,tu puoi iscriverti a qualsiasi fondo esterno,e la tua azienda verserà il tuo TFR nel fondo,però solo a quello di categoria il tuo datore di lavoro è obbligato a versare una percentuale di tasca sua.
I fondi di categoria in teoria sono più controllati,perchè c'è di mezzo lo stato,nel cometa per esempio tu puoi scegliere 4 tipi di investimento che vanno dal monetario all'azionario,il rischio lo sceglio tu.

Offline vbeppe

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Re: Furto del T.F.R
« Risposta #20 il: 30 12 2009, 00:25:23 »
I fondi di categoria in teoria sono più controllati,perchè c'è di mezzo lo stato,nel cometa per esempio tu puoi scegliere 4 tipi di investimento che vanno dal monetario all'azionario,il rischio lo sceglio tu.

Certo, è come dici te, ma lo stesso vale anche per altri fondi. Anche per  il mio, creato e gestito da quasi tutte le banche popolari, è possibile scegliere su 4 livelli di rischio.

Ovviamente all'inizio ti spiegano che è meglio l'azionario, il più rischioso, e man mano che passano gli hanno abbassare il livello di rischio.

Offline prof

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Re: Furto del T.F.R
« Risposta #21 il: 30 12 2009, 10:11:37 »
attenzione....




Passate parola a tutti i lavoratori, vostri colleghi o amici, di tenersi stretto il TFR nel 2010. Quando arriverà una busta arancione con la richiesta di spostare il TFR nei fondi pensione rifiutate. Per raccattare qualche adesione in più ci sarà probabilmente il silenzio/assenso, quindi dovrete rispondere per forza. Il 6 giugno del 2007, ben prima della crisi economica


Se lavori nel settore privato ed entro fine giugno non dici nulla, il tuo TFR finirà nel risparmio gestito. Un’avventura da far tremare i polsi. Da vent’anni i fondi comuni fanno perdere soldi. E i fondi pensione sono pronti a ripetere gli stessi disastri. Il silenzio assenso è una trappola. Cambiano le carte in tavola senza chiedere nulla. E’ il gioco delle tre tavolette con i soldi di una vita. Non è vero che costruiscono una pensione integrativa: danno il TFR in pasto all’industria del risparmio gestito.". Chi in seguito ha mantenuto il suo TFR in azienda ha guadagnato, chi ha investito in fondi ha perso una cifra!





il vostro moderatore preferito vi ha avvisato :stica:  :bastard:

sì, ero al corrente di questa storia. a scuola ci stanno tartassando da 2 anni col fondo "ESPERO" che già dal nome ti dà l'idea di "vissi sperando e morì..." e tutti sapete il seguito. Diciamo che noi quasi 40enni di oggi, a 70 anni dovremo andare tutti da trex a coltivare i suoi campi  :LoL:
“The fact remains that getting people right is not what living is all about anyway. It's getting them wrong that is living, getting them wrong and wrong and wrong and then, on careful reconsideration, getting them wrong again. That's how we know we're alive: we're wrong.”

Offline MICHELE

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Re: Furto del T.F.R
« Risposta #22 il: 30 12 2009, 10:55:48 »
esatto trex  :LoL: ...ci facevo i conti in paio di giorni fa   ;-)  .......se tornano alla carica :fifi: ....li rimando al solito "posto" :stica:


attenzione ragazzi, il discorso è troppo serio: proverò a fare un pò di chiarezza:
Con il fondo pensioni, i lavoratori possono impiegare utilmente una parte di risparmio, che consentirà loro di disporre di una pensione complementare al termine dell'attività lavorativa e di beneficiare di un consistente risparmio fiscale al momento del versamento dei contributi, oltre che di un trattamento fiscale di favore sui rendimenti conseguiti e sulle prestazioni percepite.
I fondi pensione integrativi, come quelli assicurativi e/o bancari, operano in base al principio della corrispettività
Ciò significa che ogni iscritto dispone di un conto individuale - separato e distinto da quello di tutti gli altri - sul quale confluiscono periodicamente i contributi versati.
La prestazione erogata dal fondo pensione sarà il risultato
della somma dei contributi complessivamente versati (proprio contributo, eventuale contributo del datore di lavoro e della quota annuale di TFR)
e del rendimento maturato tramite la loro gestione finanziaria
Al momento del pensionamento l'iscritto potrà quindi richiedere la liquidazione in capitale di una parte dell'importo maturato, normalmente non superiore alla metà; il resto sarà convertito in rendita pensionistica.
In ogni caso dobbiamo fare i conti con la realtà dell'aziena per cui lavoriamo. Il piccolo/medio imprenditore, il tuo TFR maturato ogni anno, non lo mette da parte in un conto dedicato, ma lo utilizza sistemanticamente per i suoi "porci comodi"........morale della favola, quando un bel giorno uno di noi dovrà andare in pensione, o se decidesse di dare le dimissioni dovendo percepire anche il TFR maturato fino ad allora, si sentirà rispondere che i soldi non ci sono p'erchè il nostro datore di lavoro li avrà già spesi in macchinoni e vacanze estive; con il fondo pensioni, invece il datore di lavoro dovrà versare mensilmente  la quota di TFR stabilita sul conto del Fondo Pensione, e per di più avremo la possibilità di verificare mese per mese (come un estratto conto bancario)se tali somme sono state regolarmente versate dal datore di lavoro.   

Offline supertrex

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Re: Furto del T.F.R
« Risposta #23 il: 30 12 2009, 11:49:39 »
quando nel 2006 incominciò l'informazione mediatica, appoggiata da tutti i sindacati, tranne qualche "meteora" rivoluzionaria, come tutti cercai di informarmi al meglio, ovvio, dato che si trattava del mio futuro.

il primo segnale contorto, lo ho avuto proprio al momento delle richieste, semplice oltre tutto...notando e captando un vero e proprio "muro"...alla quale, ogni volta mi si portava a tavolino solo e solamente le offerte del sistema previdenziale di settore ( eurofer)..indifferentemente se chiesto a sindacati o tramite semplici telefonate a vari numeri verdi.

il secondo...in una riunione appositamente creata per elencare e discutere realmente del TFR..in cui si evidenziava appunto il reale benificio fiscale..rispetto al tfr lasciato in azienda...altra forzatura, per disencentivare la scelta di questi ultimi, logico.

il terzo segnale, e sicuramente il più importante per me, è stato il fatto del massicio e guasi fastidioso scossone mediatico che si è avuto in quel periodo...da giornali che elencavano in 3 pagine tutti i pregi e difetti..alle radio che ospitavano funzionari di vario genere..a frasi dette da politici.

la più importante detta dall'allora ministro Damiano: " io consiglio a tutti i giovani di optare per le pensioni su fondi, anche perchè ho a cuore il problema di questi ultimi, capendo che il futuro sarà sempre più incerto."

inoltre lo stesso ministro disse in una trasmissione: " cosa pretendete?, che lavori per la questione del tfr, fino a tarda sera anche la sera di capodanno??"....

infine: trasmissioni e interviste in cui si specificava che L'INPS e il futuro delle pensioni erano in crisi...fallimento improvviso...deficit...







ora, io credo un pò a tutto...dagli asini che volano, agli ufo...a politici mafiosi a babbo natale...

ma se cè una cosa che ho imparato a far bene è quella di essere molto, ma molto diffidente da certe figure...in pratica, in tutta semplicità...cerco di fare l'opposto di quel che la massa fà...e sembra funzionare. :mmm:

oltre a ciò ho la "sfortuna" di avere come vicini di casa una responsabile inps di roma(sede centrale)..e un direttore di banca....indovinate su cosa sono entrambi d'accordo?? :fifi:  :stica:
... Mi sono fatto spiegare??.....

Offline vbeppe

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Re: Furto del T.F.R
« Risposta #24 il: 30 12 2009, 14:16:47 »
attenzione ragazzi, il discorso è troppo serio: proverò a fare un pò di chiarezza:
Con il fondo pensioni, i lavoratori possono impiegare utilmente una parte di risparmio, che consentirà loro di disporre di una pensione complementare al termine dell'attività lavorativa e di beneficiare di un consistente risparmio fiscale al momento del versamento dei contributi, oltre che di un trattamento fiscale di favore sui rendimenti conseguiti e sulle prestazioni percepite.
I fondi pensione integrativi, come quelli assicurativi e/o bancari, operano in base al principio della corrispettività
Ciò significa che ogni iscritto dispone di un conto individuale - separato e distinto da quello di tutti gli altri - sul quale confluiscono periodicamente i contributi versati.
La prestazione erogata dal fondo pensione sarà il risultato
della somma dei contributi complessivamente versati (proprio contributo, eventuale contributo del datore di lavoro e della quota annuale di TFR)
e del rendimento maturato tramite la loro gestione finanziaria
Al momento del pensionamento l'iscritto potrà quindi richiedere la liquidazione in capitale di una parte dell'importo maturato, normalmente non superiore alla metà; il resto sarà convertito in rendita pensionistica.
In ogni caso dobbiamo fare i conti con la realtà dell'aziena per cui lavoriamo. Il piccolo/medio imprenditore, il tuo TFR maturato ogni anno, non lo mette da parte in un conto dedicato, ma lo utilizza sistemanticamente per i suoi "porci comodi"........morale della favola, quando un bel giorno uno di noi dovrà andare in pensione, o se decidesse di dare le dimissioni dovendo percepire anche il TFR maturato fino ad allora, si sentirà rispondere che i soldi non ci sono p'erchè il nostro datore di lavoro li avrà già spesi in macchinoni e vacanze estive; con il fondo pensioni, invece il datore di lavoro dovrà versare mensilmente  la quota di TFR stabilita sul conto del Fondo Pensione, e per di più avremo la possibilità di verificare mese per mese (come un estratto conto bancario)se tali somme sono state regolarmente versate dal datore di lavoro.   


Ciao Michele, ciò che tu hai scritto è tutto corretto ma è solo la teoria.

Nella pratica però, e qui sta il problema, è che non è detto che al raggiungimento dell'età pensionistica sicuramente io avrò a disposizione tutto ciò che ho versato sul fondo (che poi potrò certamente decidere se riscattare il 50% o avere solo una rendita vitalizia).

Questo perchè i versamenti sul fondo non sono lì imobilizzati come se fossero su un conto corrente bancario, dove dispongo solo e soltanto io di cosa farne e come e se investirli, ma sono gestiti da terzi, appunto i gestori del fondo, che non sono altro che quei premi nobel che non si sono accori di una crisi imminente, di aver creato la "fantaeconomia" e...non voglio dire altro...

E' paradossale ma il fondo viene gestito come se qualcuno disponesse liberamente dell'accesso al mio conto corrente ed utilizzasse i miei soldi per investirli liberamente e senza il mio consenso.  E non so neanche chi è costui, che titoli ha e...soprattutto che interessi ha, che sicuramente non sono i miei.... :gRgR:

Detto questo, preferisco che il mio datore di lavoro vada in vacanza o si compri il macchinone, però so chi è e dove abita...

Per concludere quindi, se nell'arco di periodo dei miei versamenti gli investimenti sono andati bene, potrò pensare di ricevere quanto ho versato, nel caso contrario....boh...piangeremo domani...come piange oggi chi ha perso soldi per aver ascoltato amici, bancari, assicuratori, consulenti,. colleghi,... ed investito in azioni, titoli, fondi poi finiti nei vari crac...

Dal momento che in Italia, e non solo, i fondi pensione sono una novità ed un'alternativa, nessuno ha l'esperienza e le conoscenze per dire esattamente come andranno e se saranno il futuro del sistema previdenziale.

Staremo a vedere...


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