ricordatevi che purtroppo non esiste una forma di energia realmente a costo zero! questo per diversi motivi, tra cui il principale è che l'uomo non è in grado di immagazzinare l'energia in modo efficiente. Inoltre è sempre necessario passare attraverso trasformazioni meccaniche/chimiche/fisiche per avere energia in "formato" utilizzabile!
Per quanto possano dire gli ambientalisti non esistono fonti ecologiche di energia.
Pannelli fotovoltaici: hanno resa ottimale solo all'inizio, poi incorrono in un netto degrado; inoltre il silicio con cui sono prodotti non è illimitato nè economico, oltre a necessitare di procedure di smaltimento particolari una volta che sia giunto al termine della sua "vita operativa".
Pale eoliche: (spesso osteggiate dagli ambientalisti per l'impatto che hanno sulle rotte migratorie) sono efficaci, ma per ottenere una produzione significativa di energia dovrebbero essere in un numero tale da rischiare di compromettere il clima stesso! questo infatti è regolato dalle correnti, ma la fisica insegna che prelevando energia da un fluido (e l'aria, quindi il vento, è un fluido) questo tenderà a spostarsi verso uno stato di quiete, motivo per cui le necessità energetiche umane potrebbero portare ad una modifica radicale dell'ambiente naturale.
Idrogeno: è rarissimo trovarlo puro in natura, principalmente si ottiene attraverso processi elettrolitici dell'acqua. Purtroppo il legame tra molecole di ossigeno e di idrogeno dell'acqua è molto forte, per cui la loro elettrolisi richiede molta energia e siccome le leggi della fisica insegnano che non esistono rendimenti perfetti (del 100%) non sarà mai possibile ottenere dall'idrogeno la stessa energia che si è dovuto utilizzare per produrlo. La conseguenza di ciò è che l'uso dell'idrogeno comporta soltanto una delocalizzazione dell'inquinamento, riducendolo nelle aree urbane trafficate, ma aumentando quello a carico delle centrali di produzione di energia.
Maree: vale lo stesso discorso dell'eolico
Bio-carburanti: a parte il discorso delle speculazioni economiche sulla materia prima, è importante ricordare che l'utilizzo di culture per produrre energie toglie aree agricole per la produzione alimentare. In un mondo in cui le aree coltivabili sono limitate ed in diminuzione, mentre la popolazione è in continuo aumento questo non è sostenibile.
Si hanno purtroppo poche conferme sulle evoluzioni tecniche dell'unica energia che potrebbe realmente risolvere i problemi di approvvigionamento: la fusione nucleare.
Ovviamente non è a costo zero, anche a livelli di rischi, ma sarebbe il miglior compromesso: enorme produzione elettrica, economica e scarsamente inquinante con cui alimentare motori, erogare energia ad industrie ed abitazioni e regolare termicamente i locali. Il meglio si avrebbe con la ormai "mitologica" fusione fredda, ma sarebbe accettabile anche la fusione calda, seppur questa comporterebbe alcuni rischi in più (una falla nel contenimento della reazione libererebbe un sole direttamente sulla terra).
A fronte di tutto ciò la soluzione palliativa più rapida in attesa di futuri sviluppi scientifici sarebbe il miglioramento dei rendimenti, la costruzione di case ad alto isolamento termico, etc etc...