Non l'ho provata, ma l'ho osservata molto bene in occasione dell'open day Honda di qualche settimana fa a Castrocaro.
Che dire? Mah...
Premetto che ho moltissime riserve su tutta la nuova gamma Honda, a cominciare dai vari modelli pseudo-turistici, imparentati più strettamente con gli scooter che con le moto; francamente se anche potessi permettermi l'acquisto di un mezzo nuovo, non credo che troverei nulla di mio gusto con l'aletta sul serbatoio, eccezion fatta per CB 1000 R e CB 1100, i cui prezzi trovo però eccessivi per moto tutto sommato "limitate" quanto ad utilizzo, seppure per motivi diversi.
Quanto alla nuova media, che dovrebbe - a sentire i giornalisti - sostituire la Hornet, mi limito ad osservare che si tratta di una moto finita davvero poveramente: plastiche di pessima qualità, leve scadenti ecc., e, quel che è peggio, ciclisticamente superata (inspiegabile l'assenza non dico delle forcelle a steli rovesciati, ma pure di un qualsiasi leveraggio che consenta una personalizzazione oltre il registro del precarico posteriore). Inoltre, lungi dal sostituire la Nostra, bisogna rilevare che siamo di fronte ad un tentativo, maldestro e destinato a fallire in partenza, di cavalcare l'attuale tendenza motardistica, cercando di sottrarre quote di mercato al ciclone Yamaha MT-07/09: postura eretta e manubrio largo, oltre ad un propulsore mappato per esprimersi ai bassi.
Furbescamente, si gioca sull'estetica, che richiama il CB 1000 R fin nei fianchetti a forma di fulmine, forse sperando di utilizzare questo mezzo come "teaser", come entry level che induca il consumatore giovane a passare nel giro di qualche tempo ai modelli superiori.
Ho fatto notare tutto ciò al rivenditore che organizzava l'evento, il quale ha risposto che il mezzo e le sue caratteristiche sono commisurate al prezzo... La difesa di Pirro, per usare una formula cara ad un mio vecchio professore: infatti 7300 € (f.c.) tanto pochi non sono, almeno per il sottoscritto e specie in un momento come quello attuale!
Sappiamo tutti come con una cifra parecchio inferiore sia oggi possibile portarsi a casa una moto di 3/4 anni con un chilometraggio modesto e con caratteristiche nettamente migliori; e anche nel caso si intenda rimanere sul segmento medio, il mercato dell'usato offre mezzi assai interessanti, dalla cara Hornet 2013 e ante, sino ai vari Kawa 750 e 800 e Yamaha FZ8.
E sempre in casa Yamaha, posso assicurare che non c'è confronto, tanto a livello telaistico quanto a finiture con le nuove serie "economiche" che citavo prima (mette poi conto ricordare, per gli amanti delle vecchie naked old style come il sottoscritto, che la magnifica XJR 1300 viene oggi offerta al prezzo incredibile di circa 9000 € finito, ossia 1500 € in più rispetto al CB650F, ma con caratteristiche assolutamente superiori!!!).
Anche la decisione di investire così pesantemente nel dispositivo di cambio automatico/sequenziale mi lascia estremamente perplesso; sinceramente dubito che i motociclisti inveterati accetteranno questa innovazione, almeno in Italia (dove siamo assai conservatori in materia); ed ugualmente dubito che gli scooteristi si avvicineranno in tal modo alle moto... Semplicemente continueranno a comprare T Max et similia. Personalmente non rinuncerò MAI a cambiare utilizzando il piede sinistro: la sincronia perfetta tra le quattro estremità del corpo nella guida della moto è per me parte integrante e fondamentale del piacere di guida, ciò che rende la conduzione di una moto un vera e propria performance diabolica di moltiplicazione della persona.
Certo, potrei sbagliare, ma credo che Honda debba riorientare al più presto la propria produzione, tenendo in maggior conto le caratteristiche dei mercati locali. Globalizzare eccessivamente le proposte può danneggiare seriamente il fatturato, tanto più quando il gusto e le propensioni dei motociclisti-utenti finali vengono trascurati bellamente.
E, nel caso specifico del CB650F, ritengo siamo davvero al limite del bluff.