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Ducati: EICMA 2010, due versioni per il Diavel

"La power cruiser di Borgo Panigale mostra i muscoli, sia nella versione base, sia nella versione Carbon: a Milano il Diavel firmato Ducati"

Finalmente dal vivo a EICMA 2010 il Diavel, la prima power cruiser di Borgo Panigale: il suo obiettivo è offrire uno stile deciso, muscolare (due le colorazioni: rosso e bianco perla), con accelerazioni mozzafiato.

Del nome si sa già tutto: per il Diavel, ci sono 162 CV e un look caratterizzato dalle masse concentrate sulla zona mediana e anteriore. Spicca anche il pneumatico posteriore di 240 mm di sezione, proprio come sull’Harley V-Rod, una concorrente diretta così come la Yamaha VMax .

La strumentazione è in due parti: la prima collocata sul manubrio, la seconda sul serbatoio. la prima fornisce le indicazioni essenziali, tra cui velocità e giri motore; la seconda è costituita da un display LCD sul quale vengono visualizzate le modalità di funzionamento e di gestione del motore.

Il motore deriva da quello già visto sulla Multistrada 1200: il bicilindrico di 1. 198 cm3 rinominato Testastretta 11°. Grazie ai nuovi condotti di scarico di 58 mm e ad altre parti riviste, la potenza dichiarata cresce sino a 162 CV a 9500 giri/min, così come la coppia massima, 127,5 Nm a 8000 giri/min. Dall’enduro stradale la Diavel eredita la gestione elettronica data con acceleratore di tipo ride-by-wire. Tre le mappature selezionabili: Sport, Touring e Urban.

Oltre alle prestazioni, per ognuno dei Riding Mode cambia il criterio di intervento del controllo di trazione DTC: su un arco di 8 posizioni, si passa da un livello 3 meno invasivo nella modalità S al livello 4 per la modalità T e infine a 5 in Urban.

L’interasse è di 1.590 mm, l’angolo di inclinazione del cannotto di sterzo di 28°, il peso di 210 kg. La ciclistica è incentrata su un telaio in tubi d’acciaio e piastre laterali in alluminio, a cui è collegato un monobraccio con capriata di rinforzo inferiore. L’ammortizzatore Sachs è posizionato orizzontalmente e sfrutta leveraggi progressivi; la forcella Marzocchi ha steli di 50 mm. L’impianto frenante Brembo conta su una coppia di dischi in acciaio di 320 mm con pinze ad attacco radiale, l’ABS è di serie; inedite le pompe radiali di freno e frizione. I cerchi a quattordici razze sono Marchesini di 17”.

Per chi vuole qualcosa in più del già ricco Diavel, c'è il Diavel Carbon: si distingue per le diverse varianti cromatiche - Red Carbon o Black Carbon - e la dotazione che prevede il trattamento DLC sugli steli della forcella, numerosi parti in carbonio e in alluminio lavorato alle macchine utensili, nonché raffinati cerchi a nove razze in alluminio forgiato.