Ho trovato qualcosa di interessante:
Ci tengo personalmente a sottolineare che quando si parla di oli bisogna fare molta attenzione ai termini VISCOSITA e FLUIDITA, per molti di noi potrebbero sembrare sinonimi ma non è cosi.
Indice SAE
Indica i gradi di viscosità ,ossia la resistenza che oppone un fluido alle forze che tendono a farlo scorrere e li
cataloga in base all'indice di viscosità secondo le norme SAE (Society of Automotive Engineers).La viscosità ha il brutto comportamento di diminuire al crescere della temperatura. Ma a noi serve un olio che sia poco viscoso a freddo per lubrificare velocemente il motore quando lo accendiamo, ma anche abbastanza viscoso a caldo per garantire una adeguata lubrificazione.
Se però prendiamo un olio poco viscoso a freddo, al crescere della temperatura del motore la sua viscosità tenderà a scendere ancora e quindi non sarà più in grado di creare un film lubrificante in grado di mantenere separate le parti meccaniche.
E qui ci viene in soccorso la tecnologia. Gli oli che abbiamo davanti sullo scaffale sono dei ritrovati molto complessi.
Hanno una viscosità che varia in modo calcolato al variare della temperatura tanto da essere abbastanza fluidi a freddo e abbastanza viscosi a caldo. Sono i lubrificanti "multigradi" .
Gli oli multigradi hanno una capacità di scorrere che si modifica con la temperatura in cui lavorano. Quindi a freddo l'olio
scorrerà con una certa resistenza ed a caldo con un'altra intenzionalmente formulata.
La SAE ha da tempo classificato le viscosità degli oli così da poterli facilmente riconoscere in base ad una sigla.
La storia funziona così: la SAE prende un olio multigrado, lo porta a -18 gradi e misura quanto è viscoso. La misura
viene effettuata usando i "centipoises" come unità di misura. In base alla resistenza che l'olio oppone al proprio moto
gli viene affibbiato un numero che indica la "classe" di quell'olio. Questo numero può essere 0, 5, 10, 15, 20 ecc.
Per convenzione si mette una "W" dopo il numero per indicare che stiamo parlando della misura effettuata a -18°
(la W indica la parola inglese "Winter" ossia inverno). Quindi quell'olio sarà siglato come un olio 5W oppure 10W ecc.
Più è alto il numero, più l'olio è viscoso a -18° e quindi scorrerà con maggiore difficoltà.
Poi la SAE non contenta di questo, continua a seviziare il povero olio portandolo a +100° e misurando di nuovo quanto è
viscoso e anche questa volta viene assegnato un numero che può essere 20, 30, 40, 50, 60 ecc. e che indica la classe di
viscosità di quell'olio a +100°. Questa volta non c'è la W in modo da poter distinguere questo numero dall'altro visto
in precedenza. Ma per misurare la viscosità a 100°, l'unità di misura usata ora cambia e si chiama "centistoke".
Quindi secondo quanto scritto hai ragione tu..ovvero l'olio multigrado parte da liquido e al crescere della temperatura diventa più denso. Quindi quando accendiamo un motore l'olio è più liquido per distribuirsi sugli organi in movimento in maniera veloce poi al crescere della temperatura del motore diventa più denso.
Ecco spiegato anche il motivo per cui a motori vecchi non si consiglia un olio troppo liquido tipo 0w30 perchè oltre a restare troppo liquido accentuerebbe le perdite!
Valutando infine la differenza tra un 10w30 ed un 10w40...quest'ultimo ad alte temperature diventa più denso! esatto?