dal Corriere della Sera:
Quando la moto va in letargo
Che cosa fare per preservarla
Batteria, pneumatici, carrozzeria: come evitare gli inconvenienti causati da freddo, umidità e inattività
Inutile negarlo: la storia dei motociclisti duri e puri sempre in sella è più da film che da vita di tutti i giorni. In questo periodo, a seconda della latitudine e delle condizioni climatiche, molti motociclisti parcheggiano la moto nella rimessa per il “letargo” invernale. Per evitare brutte (e costose) sorprese a primavera è opportuno seguire alcune regole: qualche ora di lavoro, infatti, consente di prevenire i danni causati dal freddo e dalla lunga sosta.
Come prima cosa è necessario pulire a fondo il mezzo, per rimuovere tracce di sporco e di grasso sulla carrozzeria o sulle parti metalliche. Subito dopo bisogna asciugare bene la moto perché l’azione corrosiva dell’acqua può causare danni nel lungo periodo. A seguire, è consigliabile stendere con un panno un velo di olio lubrificante sulle cromature e sulle parti metalliche. Va lubrificata anche la catena che altrimenti rischia di arrugginire (sostituirla costa almeno 200 euro).
Uno dei pericoli principali rappresentati da una sosta prolungata è l’esaurimento della batteria. Le moto, quelle moderne in modo particolare, disperdono energia anche se spente a causa delle componenti elettroniche che assorbono elettricità anche quando sono inattive. A questo si aggiunge il naturale degrado della pila, quando non viene periodicamente ricaricata dall’alternatore. Staccare i cavi collegati ai poli aiuta a non incorrere in questo inconveniente che, in caso di sostituzione della batteria, può costare più di 100 euro. Attenzione: accendere ogni tanto la moto nel box per qualche minuto non serve a nulla, anzi peggiora le cose.
In questi mesi di sosta sono a rischio anche cerchi e pneumatici: i primi possono ovalizzarsi a causa del peso concentrato a lungo sullo stesso punto, mentre i secondi possono cristallizzare per il contatto costante con il terreno freddo. Si può ovviare il problema utilizzando il cavalletto centrale o in alternativa due cavalletti, uno per ogni ruota. Altrimenti è meglio togliere qualche frazione di bar di pressione, sgonfiando leggermente il pneumatico, e porre sotto alle ruote delle tavolette di legno con funzione isolante.
Prima di parcheggiare definitivamente la moto per l’inverno, è consigliabile riempire il serbatoio di benzina fino all’orlo per scongiurare la formazione di condensa al suo interno (l’acqua nel motore può causare guai importanti) e per evitare che l’evaporazione naturale del carburante possa formare depositi nel serbatoio o nelle tubazioni.
Infine, serve un telo coprimoto, possibilmente specifico, in grado di contrastare la formazione dell’umidità ed, eventualmente, di consentirne la dispersione.
Un’ultima cosa. Prima ancora di cominciare il lavoro di rimessaggio conviene chiamare la propria compagnia assicurativa per far sospendere la polizza. Pratica consentita da quasi tutti gli assicuratori anche se non sempre riattivare la copertura è un’operazione gratuita. Inoltre, spesso è previsto un periodo minimo e massimo per la sospensione quindi conviene informarsi bene presso la propria agenzia. Fatto ciò, e sistemata la moto, non resta che appendere il casco al chiodo e attendere con pazienza la primavera.