In assoluto posto un argomento di cui personalmente non ne capisco il contenuto, però vedo che tra di voi ci sono centauri preparati e per quanto ne capisca io alcune geometrie della moto sono fondamentali.
Trattasi di un'articolo pubblicato su In SELLA di gennaio.
Mi sembra che meriti attenzione:
Le Quote Misteriose (articolo di pag 68/69):
Gli "esperti" parlano di avancorsa, inclinazione del cannotto,interasse...Ma sanno davvero cosa sono?
Ecco un po' di teoria e qualche consiglio utile.
Esiste la moto perfetta che va bene dovunque e soddisfa tutti? La risposta (purtroppo o per fortuna) è no.
Da un lato il comportamento su strada è influenzato da una serie di fattori che interagiscono tra loro:
ogni moto ha le sue misure della ciclistica, le cosiddette "quote", frutto di diverse scelte effettuate in fase di messa a punto.AVANCORSA : UNA MISURA VITALE.L'avancorsa è una di quelle cose che si tirano fuori nelle discussioni tra appssionati, molte volte a proposito, qualche volta a sproposito.
Ma diciamo la verità: siamo veramente sicuri di sapere cos'è?
Quali elementi la influenzano e quali sono i suoi effetti sul comportamento dinamico della moto?
DEFINIAMO l'AVANCORSA:Questa misura indica la distanza al suolo (angolo) tra la perpendicolare passante per il centro della ruota e l'asse di sterzo.
Quando cresce l'avancorsa, aumenta la stabilità ma diminuisce la maneggevolezza e viceversa (custom...naked...)
All'avancorsa è legata la tendenza "autoaddrizzante" della moto. Una sua diminuzione privilegia l'agilità a scapito della stabilità.
D'altro canto un'avancorsa elevata si traduce in una minore maneggevolezza e in una certa "pesantezza" di guida.
Occorre dunque fare uan scelta di compromesso prendendo in considerazione i vari fattori dai quali dipende il comportamento dinamico della moto e cercando di armonizzarli tra loro.
L'avancorsa diminuisce al diminuire della inclinazione dell'asse di sterzo.
Altri elementi che influenzano sono l'avanzamentodelle piastre della forcella (cioè la distanza tra l'asse di sterzo ed il piano degli assi dei sue steli), il diametro delle ruote e le altezze d'assetto anteriore e posteriore;
queste ultime(assetto posteriore) influenzano anche la distribuzione dei pesi.
"Alzando" la parte posteriore della moto rispetto al suolo (cosa che è possibile fare cambiando la lunghezza del monoammortizzatore o anche, entro certi limiti, variando il precarico della molla) l'inclinazione dell'asse di sterzo e l'avancorsa diminuiscono; sull'avantreno va però a gravare un carico maggiore.
Nelle moto sportive, l'avancorsa è generalmente inferiore ai 100 mm (talvolta scende addirittura a 90 mm), mentre nelle custom è superiore a 110 mm.
FAI DATE:La moto è adattabile ai gusti del pilota, ma le combinazioni sono diverse.
I parametri e le quote in gioco interagiscono tra loro (interasse,avancorsa,inclinazione angolo di sterzo,ecc); in altre parole modificando uno di essi se ne influenza anche l'altro e le conseguenze pratiche spesso sono diverse da quelle desiderate (e sperate), oppure si migliora in un senso e si peggiora in un altro.
La regola d'oro è procedere gradualmente agendo sempre su un solo parametro alla volta, questo consente di poter tornare indietro se non si è soddisfatti, ma anche di verificare passo-passo come cambia il comportamento della moto sotto i diversi aspetti sul quale si sta lavorando.
Non ho capito di che si parla, ma mi sembra un buon discorso per le vostre abilità..io passo!
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